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L'iniziativa

“Barolo en primeur 2021”, è l’anno zero: “Sfida fondamentale per il nostro territorio”

22 Ottobre 2021
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di Fosca Tortorelli

Sostenibilità, comunità, internazionalità, arte contemporanea e Barolo.

Queste le parole chiave che descrivono “Barolo en primeur 2021”, l’evento benefico che si terrà il prossimo 30 ottobre, al Castello di Grinzane Cavour. Si tratta di una grande gara di beneficenza, realizzata sotto forma di asta, in collaborazione con Christie’s e in collegamento simultaneo da New York, dove sarà presente Antonio Galloni, il critico enologico di fama mondiale e Ceo di Vinous. A battere l’asta sarà Cristiano De Lorenzo, direttore di Christie’s Italia e le vere protagoniste saranno le 15 barrique messe in vendita “en primeur” del celebre rosso piemontese. La base d’asta sarà di 30 mila euro per ogni lotto, da ciascuno dei quali saranno ottenute circa 300 bottiglie di Barolo Gustava 2020, pronte nel gennaio 2024, dopo il periodo obbligatorio di affinamento. Per tale progetto è stato infatti istituito un Comitato Scientifico di Indirizzo presieduto da Matteo Ascheri (Presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe Dogliani), con la partecipazione di Vincenzo Gerbi, professore emerito dell’Università di Torino, e di Vladimiro Rambaldi, amministratore unico dell’Agenzia di Pollenzo Spa e la collaborazione della ricercatrice Anna Schneider del Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante.

(Castello di Grinzane e vigna del Conte)

Quello della vendita “en primeur” è un modello ben noto ai cugini d’oltralpe, ma che vede le Langhe impegnate in questa scommessa solidale dove si contenderanno 15 progetti no-profit abbinati ad altrettante barrique di Barolo da collezione. Promotrice dell’iniziativa è stata la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (Crc) in collaborazione con la Fondazione Crc Donare unitamente al Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, fortemente sensibili nel creare opportunità per il futuro e ampliare l’iniziativa all’intero territorio, coinvolgendo per gli anni a venire anche le diverse realtà produttive langarole che vorranno prenderne parte. Tutto il ricavato di questa gara di solidarietà internazionale andrà ad alcuni enti benefici che operano nel campo della salute, della ricerca, delle arti e della cultura, dell’inclusione sociale e della salvaguardia del patrimonio culturale progetti.

(Le vigne delle Langhe viste dalla mongolfiera)

Come ha sottolineato Ezio Raviola, vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo: “Siamo all’edizione zero, ma vogliamo puntare a diventare un movimento fisso. Partire da zero è sempre difficile, ma la nostra mission è quella di prendersi cura del nostro territorio. Valorizzarlo significa rispondere all’identità che il luogo ha”. Una Fondazione storica al contempo molto contemporanea, capace di rivolgere uno sguardo al futuro per garantire continuità alla scuola enologica di Alba attraverso l’acquisto della vigna storica di Gustava di 3,5 ettari, posta proprio sotto il Castello di Grinzane Cavour e parte di un territorio Patrimonio Unesco. Come ha ribadito Matteo Ascheri: “Questa è una sfida fondamentale per valorizzare ulteriormente le nostre realtà e questo marchio; ora tocca a noi cercare di fare qualcosa per arrivare più in alto. Stiamo facendo lavori importanti anche riguardo l’impatto ambientale, sia per i lavoratori, sia per la vivibilità del nostro territorio. Partiamo da questa edizione zero, ma abbiamo già in mente le future in cui coinvolgeremo anche le cantine private, così da completare l’offerta per dare più possibilità di acquisto”.

(Vigna Gustava – ph Murialdo)

Conosciuta in tutto il mondo e portavoce del prestigio del vino italiano, la denominazione del Barolo è una realtà ampia e variegata, come dimostrano le Menzioni Geografiche Aggiuntive, l’ultimo importante lavoro avvenuto nel 2010. Destinato a diventare l’ambasciatore del Piemonte dei Savoia nelle corti di tutta Europa, il Barolo nasce grazie alla caparbietà di Camillo Benso Conte di Cavour e di Giulia Colbert Falletti, ultima marchesa di Barolo; questo vino si cominciò a produrre a metà dell’Ottocento come ne dà testimonianza significativa lo storico Massè: “… a creare quel tipo di vino che va ora sotto il titolo di Barolo furono i Marchesi Falletti al principio dell’Ottocento, i quali lo producevano con ogni cura nelle loro estesissime tenute di Barolo…(…)…chi dopo i Marchesi Falletti molto contribuì a dare fama al Barolo… fu il Conte Camillo di Cavour”.
Nasce nel cuore delle colline di Langa, a pochi chilometri a sud della città di Alba nel territorio di 11 Comuni che si alternano in un suggestivo disegno di colline.
Diversi i punti di osservazione che regalano suggestioni uniche, dai tanti belvedere, come quello di Diano d’Alba o di La Morra (che offre un panorama strepitoso sulle colline langarole), o dalla terrazza del Museo del Vino di Barolo o quella del Castello di Grinzane Cavour (Patrimonio Unesco dal 2014, che al suo interno, ospita il Museo delle Langhe), fino a sorvolare queste dolci colline in mongolfiera e ammirare dall’alto un paesaggio unico, comprendendo quel perfetto disegno fatto delle tante vigne pettinate cariche di sfumature, che tracciano gli elementi distintivi di ogni Barolo.

(Valeria Ciardiello, Ezio Raviola e Matteo Ascheri)

A questo racconto e a queste sfumature si aggiunge la vigna storica Gustava (menzione geografica aggiuntiva ufficiale della denominazione Barolo e parte del Patrimonio Unesco), luogo in cui sono state prodotte e raccolte le uve di nebbiolo da Barolo per vinificare le 15 barrique da collezione che saranno protagoniste di “Barolo en primeur 2021”. Un progetto enologico che ha quindi l’ambizione di diventare un modello innovativo di promozione e valorizzazione del territorio, che ha affidato al Laboratorio Enosis Meraviglia di Donato Lanati l’incarico di guidare l’intero percorso tecnico, dalla maturazione delle uve alla vinificazione e al successivo affinamento. Per ribadire l’importanza e la qualità di questo Barolo Gustava 2020, a ogni barrique sarà annesso un Nft (Non Fungible Tokens) – certificato di autenticità digitale garantito tramite blockchain – coniato da Antonio Galloni, che il prossimo 30 ottobre presenterà da New York in video le singole caratteristiche e differenze delle 15 barrique. Inoltre le circa 300 bottiglie che si ricaveranno saranno numerate e vestite da un’etichetta creata in esclusiva da Giuseppe Penone, protagonista dell’Arte povera e tra gli scultori più importanti e riconosciuti a livello mondiale.

(Le Langhe dal Belvedere di La Morra)

La gara di solidarietà su 14 di questi 15 progetti benefici si terrà quindi il prossimo 30 ottobre, mentre quella per il restante progetto benefico si terrà il 14 novembre durante l’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, sempre dal Castello di Grinzane Cavour e in live streaming con Hong Kong; il ricavato sarà donato alla charity internazionale “Mother’s Choice” che opera dal 1987 in favore dei bambini orfani e delle giovani donne in difficoltà. “Barolo en primeur” è il primo grande evento che unisce la solidarietà al prestigio di un vino in affinamento e ribadisce l’importanza di fare sistema come mezzo per la promozione delle Langhe, attraverso questo progetto che ha l’ambizione di diventare un modello innovativo di promozione e valorizzazione del territorio enologico italiano.