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Scenari

Blocco al Made in Italy in Russia, Manzato (assessore agricoltura del Veneto): “Renzi faccia qualcosa invece di esibirsi nei giochi mondiali”

13 Agosto 2014
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La Russia sta facendo tremare in mondo agroalimentare italiano.

Milioni di euro sfumati insieme a cui volano via anche alle speranze di una ripresa economica che, praticamente, nell’export ha trovato l’unico sbocco e, proprio nella Russia uno dei mercati emergenti più reattivi e vivaci.
 
Danni enormi, denunciati in questi giorni da più parti dalle associazioni di categoria. Tante le spedizioni di prodotti agricoli cancellate, tranne quelle del vino che, per ora, sembrano essere scongiurate dall’embargo di Putin. Oltre 700 milioni di perdite, ha stimato la Coldiretti (leggere qui). La situazione sta precipitando e una gran parte dell’Italia produttiva rischia di rimanere in ginocchio. Queste sono ore trafelate, di appelli, riunioni e anche telefonate. Come quella avvenuta di ieri tra il Ministro Martina e il commissario europeo all'Agricoltura Dacian Ciolos. Nel corso del colloquio – si legge in una nota del dicastero – si è perfezionata e condivisa l'agenda d'impegno che già dalle prossime giornate consentirà di sviluppare tutti gli approfondimenti fondamentali per valutare l'impatto delle misure di blocco del mercato russo e per procedere rapidamente all'attivazione di concreti strumenti di sostegno alle imprese dei settori agroalimentari maggiormente interessati. Entrambi hanno confermato il ''massimo impegno congiunto per gestire al meglio questo passaggio e per sostenere con forza le imprese ed i settori più coinvolti''.
 
Intanto, l’assessore all’agricoltura Franco Manzato, lancia una nota infuriata chiamando in causa l’Unione Europea. “I danni per il blocco delle esportazioni dei prodotti ortofrutticoli delle nostre imprese li paghi l'Unione Europea, non possiamo accettare che non accetta che siano le imprese a pagare gli effetti negativi “di decisioni prese sulle loro teste, in una fase dove la crisi economica morde sempre più forte”.
 
Manzato si fa portavoce degli agricoltori. “La nostre aziende ortofrutticole – aggiunge – stanno pagando a caro prezzo l'embargo e il blocco delle esportazioni dei nostri prodotti. Stiamo parlando di frutta e verdura, merce reperibilissimi che non dura, non di tubi di ferro che possono aspettare. Non sono certo i produttori la causa di questa situazione che si ritorce contro di loro”.
 
E annuncia che scriverà una lettera rivolta al presidente del Consiglio Matteo Renzi. “Deve formalizzare questa posizione – sollecita Manzato – nella sua qualità di presidente del semestre europeo. E' facile esibirsi in politica estera e nei grandi giochi mondiali, se poi a pagare sono sempre i segmenti economici più deboli”.

C.d.G.