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Scenari

Borgogna, fino a 10 milioni per un ettaro vitato. Ma i vigneron non sono molto contenti…

04 Giugno 2015
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Chi ha un ettaro di vigneto in Borgogna se lo tenga ben stretto.

Perché i prezzi continuano a lievitare ogni giorno di più. Secondo gli ultimi dati della società francese Safer, che disciplina le offerte ed i valori dei terreni agricoli, il prezzo medio in quella che, a ragione, è considerata la regione vinicola più costosa del mondo, è cresciuto di un ulteriore 9% nel 2014, a quota, tra i filari dei grand cru, 4,35 milioni di euro per ettaro.

In realtà si trova qualcosa di meno costoso, ma anche di molto costoso, perché i prezzi variano da 2 a 10 milioni di euro. Non stupiscono, dunque, i 100 milioni di euro sborsati dal gruppo Moet Hennessy Louis Vuitton, per gli 8,66 ettari di Clos des Lambrays. Una spesa, mai ufficialmente comunicata, che comprende anche la tenuta di Morey St-Denis, ma che resta comunque altissima.

Ma se i prezzi in Borgogna continuano a correre, a Bordeaux devono accontentarsi della stabilità: Pauillac, la denominazione più prestigiosa della Regione, è ancora sui 2 milioni ad ettaro, in linea con gli ultimi due anni, mentre Margaux, St Julien e Pomerol si attestano sul milione di euro per ettaro, con la sola Pomerol, che mette a segno un bel +11%, in crescita. In questo panorama, St. Emilion e St. Estephe sembrano occasioni da prendere al volo, con una quotazione, rispettivamente, di 220.000 e 350.000 euro per ettaro. Più a Nord, i vigneti di Champagne valgono in media 1,2 milioni di euro per ettaro.
Ma questi prezzi così alti non piacciono ai vigneron, perché ad un valore catastale maggiore corrispondono anche tasse di successione maggiori.

C.d.G.