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L'iniziativa

Camparino in Galleria, al bancone ancora super-ospiti: c’è Lab22 di Cardiff

06 Marzo 2023
Lab22 Lab22

Il Camparino in Galleria, a Milano, continua ad offrire agli appassionati di mixology la possibilità di incontrare i grandi campioni mondiali di quest’arte.

Così, a partire da lunedì 6 marzo, lo storico locale meneghino torna a riproporre gli appuntamenti liquidi che nei suoi accoglienti locali che si affacciano in Galleria e di fronte al magnifico Duomo, vedranno protagonisti un parterre di ospiti sensazionali appartenenti al panorama della miscelazione d’eccellenza sia nazionale sia internazionale. E, la partenza della stagione 2023 è uno di quei appuntamenti da non perdere perché l’ospite che delizierà gli appassionati sarà Lab22 di Cardiff, il locale gallese numero 2 nella classifica dei Top 50 Cocktail Bars nel Regno Unito, con i bartender Ewan Grieve e Max Hayward. Lab 22, di proprietà di Pajtim Tani Hasa, possiede una grande personalità ed è anche stato proclamato vincitore del Siete Misterios Best Cocktail Menu Award di World’s 50 Best Bars nel 2021. Il locale, progettato in modo sensazionale mescolando lo stile contemporaneo con un tocco di eleganza e un pizzico di divertimento, è un punto di riferimento per la mixology gallese grazie all’ approccio scientifico ben visibile nella cocktail list, dove ciascun cocktail incorpora un fattore wow ed è il risultato di un processo ragionato di tutto il team. Questo costituisce un tratto in comune con Camparino in Galleria, dove la cocktail list è frutto di un sapiente lavoro della squadra capitanata da Tommaso Cecca, Head bartender e store manager. Le due realtà si uniscono così per una serata sensazionale portando sul bancone il meglio della mixology internazionale. La cocktail list che sarà proposta lunedì sera non è stata rivelata per assicurare l’effetto sorpresa.

(Una storica immagine del Camparino alla fine dell’800)

Per questa occasione eccezionale, però, il “Bar di Passo”, così è spesso indicato il Camparino per la sua collocazione con affaccio diretto su piazza Duomo e Galleria Vittorio Emanuele II, sarà il luogo in cui i maestri bartender avranno modo di affascinare gli ospiti della serata con la loro arte della miscelazione. Palcoscenico rinomato, per l’appunto, che ha già ospitato alcuni dei personaggi più importanti del panorama della mixology internazionale e già pronto ad ampliare questa straordinaria proposta per assicurare serate davvero uniche agli amanti dei cocktail e della miscelazione liquida ma, anche, alla città di Milano. Di cui si può dire che ne sia uno dei simboli e dalla storia davvero particolare. Infatti ad aprire il locale, nel 1915, fu Davide Campari, proprio di fronte al Caffè Campari, l’esercizio che suo padre Gaspare, creatore dell’omonimo bitter, aveva fondato nel 1867 arrivando da Novara per fare conoscere la sua invenzione. Da questa collocazione ne scaturì anche il nome Camparino (come omaggio a papà Gaspare) che da subito entrò nel cuore dei milanesi perché, in questo locale, Davide Campari, rivoluzionò il modo di gustare il bitter introducendo il rito dell’aperitivo (non ancora happy hour), ancora oggi un momento di socialità tutto italiano. Dopo aver festeggiato i suoi primi 100 anni di storia e sottoposto ad un restyling degli spazi, nell’autunno del 2019 il locale è stato ripresentato al pubblico con un’identità e un’offerta rinnovate anche per tenere alto l’immagine di punto di riferimento a livello internazionale della mixology e dell’innovazione gastronomica italiana.