Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Scenari

Cenone della Vigilia di Natale, tre italiani su quattro porteranno in tavola pesce

22 Dicembre 2014
bancone_pesce bancone_pesce

Prezzi stabili e consumi in aumento rispetto allo scorso anno per i prodotti ittici, con tre italiani su quattro che, per la cena della Vigilia di Natale, porteranno a tavola almeno un piatto a base di pesce.

 Lo rende noto la Federcoopesca-Confcooperative che stima per i menu delle feste un aumento del 22% della vendita di prodotti nazionali rispetto a quelli stranieri, grazie anche alle maggiori informazioni a disposizione da pochi giorni del consumatore.

Quest'anno, infatti, non è più solo l'olfatto o la vista a guidare gli acquisti tra i banconi di pesce, ma la nuova etichetta che svela con quale tecniche di pesca è stato catturato un determinato prodotto e di sapere, attraverso un 'pittogrammo', la provenienza di pesci, molluschi e crostacei. Quanto ai budget, per una cena di dodici persone, spiega la Federcoopesca, sarà inferiore ai 100 euro scegliendo cozze, orate e spigole di allevamento, pesce azzurro o moscardini. Con circa 120 euro si può optare per vongole, pesce bianco, come dentice, pagello e fragolino. Ma c'è anche la possibilità di risparmiare anche il 30% senza rinunciare alla qualità, facendo la spesa qualche giorno prima di Natale e Capodanno e surgelandola bene.

Quanto ai costi delle pescherie quest'anno, la media è di 3 euro al chili per le cozze, 9 per le vongole; per il pesce bianco di cattura tra i 30-35 euro, mentre per spigole e orate allevate tra gli 8 e i 10 euro/kg; quanto ai crostacei si va dai 10-15 euro delle pannocchie, ai 45 dei gamberi rossi. Da un sondaggio online della Federcoopesca, infine, emerge che per acquistare in tutta sicurezza gli italiani guarderanno prima di tutto l'occhio del prodotto ittico (56,25%) poi la lucentezza della pelle (12,5%) e, solo i più tecnici branchie e consistenza delle carni.

C.d.G.