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L'iniziativa

Coronavirus, a Milano un pranzo per sfatare le fake news. Annullato il capodanno cinese

30 Gennaio 2020
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Come sensibilizzare i milanesi contro fake news e pregiudizi diffusi a seguito delI’emergenza coronavirus? Pranzando insieme e proprio nella Chinatown meneghina. 

Così, alle 12 di venerdì 31, presso il ristorante “Ramen a Mano” (via Paolo Lomazzo 20), si sono dati appuntamento Cristina Tajani, assessore alle politiche del lavoro, attività produttive e commercio, Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano e Francesco Wu, consigliere di Confcommercio Milano e referente per l’imprenditoria straniera e oltretutto, pur essendo ingegnere elettronico, proprietario di un ristorante a Legnano,  per pranzare insieme e invogliare i milanesi a fare lo stesso.

Intanto si cominciano a calcolare i danni per l’economia meneghina provocati dall’epidemia del coronavirus, visto che Milano è la città più frequentata dai turisti cinesi, calcolati in 400mila all’anno. Ma l’allarmismo, secondo il sindaco Giuseppe Sala, ha già comportato un calo, con la conseguente riduzione degli incassi delle attività commerciali. A Milano, secondo Confcommercio, il turismo cinese porta 300 milioni di euro al mese tra alberghi, shopping e ristoranti. Oggi, ha detto Sala, siamo già al 40% in meno e proprio a causa del virus, che ha fatto anche annullare i festeggiamenti per il capodanno cinese e la tradizionale e spettacolare parata del Dragone, in programmata per domenica 2 febbraio, in via Paolo Sarpi, cuore della Chinatown meneghina. 

Ad annullare i due appuntamenti è stata l’Associazione Cinesi di Milano, in segno di solidarietà verso i cinesi che vivono in Cina che, colpiti dal coronavirus, non hanno potuto festeggiare il capodanno lunare con manifestazioni pubbliche. Il coordinamento delle associazioni cinesi di Milano ha deciso di donare il badget previsto per i festeggiamenti milanesi, alla città di Wuhan, epicentro del coronavirus, con l’invio di mascherine, guanti ed altro materiale sanitario richiesto dalle autorità sanitarie locali.

Analoga iniziativa è stata adottata da Mulan Group, l’unica azienda cinese entrata nella grande distribuzione organizzata italiana – è presente in 19 regioni – con specialità orientali ready to eat preparati con prodotti italiani. Per solidarietà al popolo cinese, l’amministratore dell’azienda, Giada Zhang, ha annullato la Festa di capodanno cinese con Mulan, che aveva programmato per il 29 gennaio presso il Talent Garden Isola anche per lanciare l'e-commerce e far conoscere la propria produzione, ancora artigianale, dai metodi di chiusura dei ravioli cinesi, ai meticolosi processi di cottura degli ingredienti, secondo l'antica arte culinaria orientale. Solo nelle fasi di impasto e di confezionamento, la maestria degli chef è affiancata dalle più avanzate tecnologie europee.

Michele Pizzillo