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L'intervento

Ernesto Iaccarino (Don Alfonso 1890): “Anche i ricchi non vanno più al ristorante”

01 Settembre 2015
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(Ernesto Iaccarino, chef di Don Alfonso 1890)

Lo chef stellato Ernesto Iaccarino del ristorante Don Alfonso 1890 di Massa Lubrense in provincia di Napoli, lancia l'allarme sul calo dei consumi “anche tra i ricchi” e consacra i reality sul cibo.

“Masterchef e altri programmi creano curiosità tra i giovani e favoriscono la ripresa”. Poi rivela: “Vegani in aumento? Sfornerò il cannellone di peperone ripieno di gelato al rafano”. E difende a spada tratta Napoli e la pizza: “Perché dobbiamo farci spodestare dalle grosse multinazionali che non fanno la pizza, ma qualcosa di lontanamente simile?”

La denuncia di Ernesto Iaccarino, erede della dinastia culinaria di Don Alfonso 1890, ai microfoni di Sapori di Sera condotto da Roberto Esse su Radio Club 91: “I Paperon De Paperoni sono finiti. Anche i ricchi hanno il tetto di spesa. Al ristorante ormai va solo la borghesia europea, poco quella italiana. Ma sono aumentati i giovani anche grazie a Masterchef e ad altri programmi televisivi. Ben vengano, dunque, perché creano cultura e curiosità”.

Rileva inoltre “l'aumento della percentuale di vegani”. Proprio per loro, racconta, “sto iniziando a lavorare con le verdure, a giocare con i piatti vegetariani. L'ultima creazione è il cannellone di peperone ripieno con melanzane a funghetto, gelato di rafano, citronette alla senape, croccante di barbabietola, cipolle caramellate e spolverata di rafano”.

Lo chef ha presentato di recente con Ciro Oliva anche la pizza “stellata” che coniuga tradizione, street food e alta cucina: “Cresciamo con la pizza, fa parte del dna e della cultura della nostra terra. Proprio la pizza ha segnato tutta la mia vita dalle prime esperienze affettive alle amicizie”. E qui rivendica il ruolo di Napoli come “l'unica e sola città erede degli artigiani della pizza dall'esperienza millenaria”. “Perché dobbiamo farci spodestare – si è chiesto – dalle grosse multinazionali che non fanno pizza ma qualcosa di lontanamente simile?”

Ecco, allora, “le idee della pizza gourmet, del dialogo con i maestri pizzaioli napoletani e dei punti vendita da aprire all'estero con la collaborazione di grandi maestri: un percorso virtuoso di crescita che, se fatto con serietà, contribuirà ad aumentare il prodotto interno lordo della Campania”. 

C.d.G.