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Scenari

Falso Parmigiano Reggiano alla fiera del food di Colonia: tra i banchi spunta il Parmesan americano

16 Ottobre 2023
Forme di Parmigiano Reggiano nel magazzino di stagionatura Forme di Parmigiano Reggiano nel magazzino di stagionatura

Falso Parmigiano Reggiano alla Fiera di Anuga a Colonia, in Germania, la più importante manifestazione fieristica al mondo dedicata al food & beverage. Il prodotto sotto accusa era un formaggio grattugiato americano, pubblicizzato su un pannello con la scritta “Parmesan”. Il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha subito denunciato il fatto e chiesto l’intervento delle autorità tedesche, che si sono rivolte all’azienda americana per farle oscurare il termine “Parmesan” presente nel totem pubblicitario. Un’azione che non si è però rivelata semplice: l’azienda infatti non ha provveduto all’immediato oscuramento richiesto dalle autorità e costretto il Consorzio ha presentare un ricorso al Tribunale di Colonia.

Non è la prima volta che un “Parmesan” arriva anche nell’Unione Europea, dove non può essere assolutamente commercializzato né pubblicizzato. Da qui la decisione del Tribunale, molto rapida, che ha emesso un provvedimento di inibitoria, con il divieto per l’operatore di pubblicizzare in Germania formaggio con la denominazione “Parmesan”, come nell’immagine contestata, ordinandogli inoltre di consegnare a un ufficiale giudiziario tutti i prodotti e i materiali in suo possesso in violazione dell’inibitoria, e naturalmente oscurare completamente il termine «Parmesan» nell’immagine sul totem. Cosa che stavolta è stata fatta. “La tempestività dell’intervento delle autorità tedesche a seguito della nostra denuncia – ha sottolineato il Presidente del Consorzio, Nicola Bertinelli – si lega al fatto che, dopo anni di contenziosi, abbiamo ottenuto dall’Unione Europea una legislazione che non lascia dubbi in materia di tutela, prevedendo, tra l’altro, anche l’obbligo di tutela delle Dop ex officio in tutti gli Stati membri della Ue, con una responsabilità diretta degli stessi in materia di vigilanza. Il provvedimento del Tribunale di Colonia, poi, come già avvenuto in passato con altre decisioni, è in linea con i principi stabiliti dalla Corte di giustizia”. (Fonte Corriere della Sera)