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Scenari

Giornata Alimentazione. Da Silva, Cia, Wwf, il Papa chiedono il sostegno ai piccoli agricoltori

16 Ottobre 2012
agricoltore agricoltore

In 150 Paesi si sta lanciando oggi un allarme corale sul degrado della terra, sul calo drastico delle riserve di cibo e sulla fame che attanaglia ancora oggi 800 milioni di persone in tutto il mondo.

In queste ore, a tutte le latitudini del globo organizzazioni non governative, lobby di produttori, associazioni di consumatori e semplici cittadini stanno affrontando il tema della lotta alla fame, in occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione e dell'anniversario della nascita della Fao.  Da parte a parte, la risposta che si leva sulla probabile, anzi unica e possibile, soluzione è l’agricoltura. Quella praticata dai piccoli produttori e dalle cooperative, l’unica a potere contrastare un sistema alimentare irrazionale che porta allo spreco, all’erosione del suolo e delle sue risorse, all’inquinamento.
 
Nel 2050, denuncia infatti la Confederazione Italiana Agricoltori, non ci sarà più cibo per tutti. Scarsità di terra coltivabile, volatilità dei prezzi e crescita demografica metterebbero a repentaglio il pianeta. Più agricoltura significherebbe disponibilità di terra coltivabile. “Il degrado del suolo, come ricorda la Cia, ha compromesso la fertilità di più di un quarto della superficie terrestre, soprattutto nei Paesi ad alto tasso di povertà, più interessati da crescita demografica e sviluppo economico”. Aquesti problemi si sommano gli effetti della volatilità dei prezzi delle materie prime. Da qui la richiesta di politiche agricole serie  capaci di imporre regole rigide ai mercati alimentari e che possano creare le premesse di uno sviluppo agricolo dei Paesi poveri.
 
Anche al Vaticano oggi si è discusso sulla necessità di uno sviluppo di un’agricoltura sostenibile. Per Papa Benedetto XVI “non si tratta solo di dare sostegno alle cooperative quali espressione di una diversa forma di organizzazione economica esociale, ma di considerarle un vero strumento dell'azione internazionale”. L'esperienza in tanti Paesi mostra infatti, secondo Ratzinger, “che le cooperative, oltre a dare impulso al lavoro agricolo sono un modo per consentire agli agricoltori e alle popolazioni rurali di intervenire nei momenti decisionali e insieme uno strumento efficace per realizzare quello sviluppo integrale di cui la persona è fondamento e fine”.
 
Il direttore Generale della Fao Josè Graziano Da Silva ha oggi esternato l’appoggio alle cooperative che ha detto essere “strumenti cruciali per emancipare i piccoli agricoltori dalla fame e dalla povertà“. E ha ribadito le difficoltà che hanno i  piccoli produttori nell’accedere ai mercati. “Sebbene responsabili della maggior parte della produzione alimentare in molti Paesi – ha detto –  gli agricoltori su piccola scala mancano di potere contrattuale per acquistare gli input a prezzi migliori e non hanno accesso ai servizi finanziari. Le cooperative agricole possono aiutare tali soggetti a superare questi limiti – ha continuato Da Silva -. Giocano un ruolo chiave nel creare occupazione,ridurre la povertà, migliorare la sicurezza alimentare econtribuire al prodotto nazionale lordo in molti Paesi”. 
 
Se da un lato oggi si è parlato di sostegno ad un’agricoltura sostenibile dall’altro si è anche riflettuto sulla necessità di un cambio delle abitudini alimentari, di una rivoluzione culturale che si basi su una dieta sostenibile. “Il cibo che scegliamo – e ancor di più quello che sprechiamo, rischia di affamare il Pianeta insieme a tutti i suoi abitanti”, è il grido d'allarme lanciato in questa giornata da Wwf.  “Una dieta più sostenibile – ha detto oggi Eva Alessi, responsabile Sostenibilità del Wwf – è uno dei driver fondamentali per incidere sulle emergenze legate alconsumo del suolo, emissioni di Co2, inquinamento da pesticidi, e consumo idrico che nell'Unione Europea vede dal 40% all'80% dell'acqua assorbita dall'agricoltura”. Da qui le indicazionidel Wwf per portare a tavola prodotti locali, stagionali, menocarne, più pesci di specie trascurate all'insegna della dieta mediterranea.

C.d.G.