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L'intervista

Giuseppe Oriti il “re” della porchetta: “Vi racconto tutti i segreti di questo prodotto”

30 Dicembre 2021

Non è un caso se Giuseppe Oriti, titolare insieme alla moglie Eliana Carroccetto de Il Vecchio carro a Caronia in provincia di Messina, è stato definito il re della porchetta.

Perché lui, di questo cibo, ne ha fatto uno scopo nella vita. Fin da quando, nel 1998 ha deciso di aprire il suo agriturismo, oggi meta di golosi che vogliono provare i suoi piatti a base di suino nero dei Nebrodi (tra i tnti vi suggeriamo i maccheroni al sugo di maialino e le costolette di suino nero). Oriti ha sempre avuto la ristorazione come obiettivo della sua vita lavorativa. Un diploma all’aberghiero e poi la carriera di allevatore prima di aprire il suo agriturismo. “Eravamo troppo giovani e forse inesperti per certi versi – racconta Oriti – e i primi anni sono stati molto complessi. Ma fin dal primo giorno dell’apertura del Vecchio Carro ho sempre detto che ai miei clienti avrei servito il meglio del meglio come carne”. E così è stato. Oriti, dunque, decide di avere un allevamento tutto suo di suino nero che alleva allo stato semi-brado. Oggi ha circa 200 capi di bestiame. “Forse sta tutto qui il segreto della bontà delle mie carni e della mia porchetta”. In pochi anni il nome di Giuseppe Oriti varca lo Stretto di Messina. Tanti lo vanno a trovare e tanti gli chiedono di spedirgli la sua porchetta, che oggi arriva in Svizzera, Germania, Belgio e Germania solo per citare 4 paesi europei. “Io quando parlo della porchetta sono davvero orgoglioso – dice Oriti – Ho trasmesso alle persone un po’ il senso di quello che per me è il vero street food. Infatti, la mia porchetta la porto sempre in giro per farla conoscere e apprezzare a quante più persone possibili”. La svolta, forse, dieci anni fa, quando Il Veccho Carro si consolida, diventa l’azienda che conosciamo un po’ tutti: “Siamo cresciuti anche noi forse, abbiamo imparato a gestire tutto in maniera perfetta – dice – e finalmente abbiamo visto la luce”. Oriti diventa un nome conosciuto, i premi fioccano, dal nostro best in Sicily nel 2019 come miglior trattoria, all’ultimo riconoscimento ottenuto dal Gambero Rossso con il Top Italian Food. “Siamo felici – dice Oriti – e dico davvero. Se non ci fosse stata questa recrudesceza della pandemia avremmo chiuso con tutti i giorni di festa sold out. Invece abbiamo preferito annullare tutto. Pazienza. Pensiamo al prossimo anno”. Il 2021 è stato un anno di ripresa dopo i disastri del 2020, “ma ancora i nostri numeri sono ben lontani da quelli del 2019 – spiega Oriti – Per fortuna abbiamo recuperato un po’”. E il 2022? “Non vogliamo fare programmi, c’è troppa incertezza – dice Oriti – Nei nostri piani c’è quello di trasformare il Vecchio Carro in qualcosa di diverso, con 12 camere, una piscina e una Spa. Vedremo. Non possiamo iniziare i lavori se non vediamo il tramonto della pandemia. Noi siamo pronti. C’è tanta voglia di fare. Il Vecchio Carro, vi ssicuro, sarà sempre lo steso. Così come la nostra porchetta”.

G.V.