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L'iniziativa

“I capolavori a denominazione di origine” per far conoscere le 830 eccellenze italiane

03 Novembre 2020
Capolavori_Eataly_Smeraldo_1 Capolavori_Eataly_Smeraldo_1

di Michele Pizzillo

E’ la grande alleanza della cultura dell’agroalimentare italiana quella presentata in digitale da una inedita coalizione formata da Eataly, Federdoc, Qualivita, Origin Italia e Treccani creata per valorizzare in tutto il mondo i prodotti agroalimentari e vitivinicoli a dop e igt.

La prima iniziativa di questa alleanza è l’iniziativa “I capolavori a denominazione di origine”, che propone ai consumatori un modello di informazione completo sulle 830 denominazioni di origine protetta e a indicazione geografica tipica italiane, all’interno degli store di Eataly, realizzata attraverso numerosi materiali di comunicazione originali. Il racconto sull’eredità culturale dei prodotti è fruibile grazie a grandi pannelli illustrati, mentre gli aspetti più attuali sulle produzioni sono affidati a un “manuale” contenente l’elenco aggiornato delle denominazioni italiane, a una brochure dedicata all’approfondimento sulle produzioni di qualità europee e sul significato dei marchi Dop e Igp e a etichette dotate di QR-code presenti sugli scaffali che accolgono i prodotti che, diciamo, possono esibire una propria carta d’identità. Infatti, si legge nella nota diramata per questa iniziativa, il percorso divulgativo va dalle caratteristiche organolettiche dei prodotti, agli elementi di tracciabilità e sicurezza alimentare, fino a toccare alcuni di quegli elementi storici e culturali a cui prodotti agroalimentari e vitivinicoli si sono legati nel tempo: monumenti, opere letterarie, personaggi storici, caratteristiche dell’ambiente e del territorio. Tant’è vero che attraverso la galleria esposta tra gli scaffali di Eataly, i consumatori sono accompagnati con immagini e testi, alla scoperta del “Dna culturale” delle Indicazioni Geografiche italiane. Come le informazioni sul geniale macchinario inventato da Leonardo da Vinci per la produzione dell’antenato dell’olio Toscano igp, al ruolo del Barolo dop nella rete diplomatica di Cavour, passando per i suoli vulcanici dell’Etna, patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2013, e fattore vitale per la nascita del Pistacchio Verde di Bronte dop e dei vini Etna dop. Poi, con l’utilizzo di QR-code ben visibili sulle etichette dei prodotti a scaffale, l’iniziativa apre percorsi di conoscenza sulle produzioni e sui territori e rende accessibili approfondite “schede prodotto” multimediali, pubblicate sulla piattaforma qualigeo.eu, con le principali informazioni sul metodo di lavorazione, storia, normative, caratteristiche nutrizionali e organolettiche. “I capolavori a denominazione di origine” è un’iniziativa che parte dall’Italia per coinvolgere progressivamente gli altri store di Eataly presenti in oltre 15 paesi nel mondo.

L’inedita alleanza ha fatto veramente una bella cosa, riuscendo a stimolare ogni protagonista a mettere a disposizione le proprie conoscenze come il grande patrimonio culturale di Treccani, il sistema di conoscenza sulle Indicazioni Geografiche della Fondazione Qualivita, la capacità di Eataly di creare un dialogo con i consumatori su scala globale, la rappresentanza istituzionale del mondo dei Consorzi di Tutela Federdoc e Origin Italia. Così, cinque realtà molto diverse, da sempre impegnate nel promuovere l’immagine “Italia”, insieme possono rafforzare la capacità di creare sinergie e collaborazioni all’interno del comparto agroalimentare, impegnato in grandi sfide globali soprattutto in questo momento che necessita di risposte e idee nuove sia sul piano della tutela che della valorizzazione.

Così per il ministro Teresa Bellanova è un “patto importante per promuovere e valorizzare le nostre eccellenze e i nostri territori. Il made in Italy parla al mondo così”. E, Nicola Farinetti, amministratore delegato di Eataly, aggiunge “il modello di Eataly ha permesso di creare punti vendita in grado di ospitare percorsi di approfondimento e di didattica con l’obiettivo di dare ai clienti occasioni per diventare più consapevoli attraverso ogni esperienza vissuta insieme a noi”. Mentre Riccardo Ricci Curbastro, presidente Federdoc vede “un’alleanza strategica capace di rilanciare l’immagine del Made in Italy agroalimentare e vitivinicolo di qualità in Italia e all’estero, attraverso una suggestiva e innovativa narrazione dei prodotti Dop-Igp e dei rispettivi territori d’origine”. Di rincalzo Cesare Mazzetti, presidente Qualivita, sottolinea che l’iniziativa rappresenta un grande valore per la Fondazione Qualivita che celebra proprio in questi giorni l’anniversario dei 20 anni di attività a sostegno del settore Dop Igp, che rappresentano anche l’identità culturale dei territori”. E, Cesare Baldrighi, presidente Origin Italia, vede la realizzazione di quella sinergia capace di parlare una sola voce in termini di promozione e valorizzazione di un patrimonio che non è solo agricolo ma anche e soprattutto culturale. Per Massimo Bray, direttore generale Treccani, “I capolavori a denominazione di origine” possono stimolare un pubblico sempre più numeroso alla scoperta e all’apprezzamento di sinergie e collaborazioni tra il comparto agroalimentare e vitivinicolo italiano e il mondo della cultura.

E, aggiunge Bray: “Sono convinto che questo comparto produttivo, che è impegnato in grandi sfide internazionali, necessiti, soprattutto in questo momento, di risposte e idee nuove, sia sul piano della tutela che della valorizzazione dell’identità culturale di cui è straordinario portavoce nel mondo”. In sintonia è Paolo De Castro, parlamentare europeo e presidente del Comitato scientifico di Qualivita, visto che evidenzia il successo riscosso dall’Atlante Qualivita e, poi, la presenza di Treccani dimostra il crescente peso del binomio gastronomia-cultura, in un’Italia che è patria e culla di tradizioni alimentari riconosciute nel mondo.