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Il personaggio

James Suckling conquistato dal Nero d’Avola

30 Novembre 2012
jamesnerodavola jamesnerodavola

Non si parla di Nero d’Avola come ai tempi del boom, ad avere conquistato la scena sono altri rossi dell’Isola, ma uno dei palati più esperti al mondo continua a eleggerlo grande vitigno siciliano.

Le  tante declinazioni del Nero d’Avola le conosce bene James Suckling, autorevole giornalista e critico di vino (www.jamessuckling.com) l’uomo dei punteggi per Wine Spectator. A quelle di Cusumano, la cantina/brand del vino che esporta il made in Sicily nel mondo visitata in occasione del suo ultimo viaggio sull’Isola, ha riconosciuto dai 90 ai 92 punti. Non è però il giudizio emesso da Suckling che fa notizia, quanto la capacità che ha questo vitigno di affascinare chi di vini ne ha assaggiato, e ne assaggia, migliaia, degustando anche i migliori del mondo. E anche il fatto che fare milioni di bottiglie, secondo quanto stigmatizzato da gran parte dell’opinione pubblica del vino di oggi, non significa fare automaticamente cattiva qualità. In un momento in cui si demonizza il volume di produzione e sul piedistallo si fanno salire solo i piccoli vigneron, che meritano le vette per il lavoro che conducono in vigna e in cantina, le note di Suckling fanno comunque riflettere, che si sia d’accordo o no con il suo metodo di giudizio.

Il Sàgana firmato da Cusumano è il Nero d’Avola che potremmo definire il “fuori classe” della gamma i Territoriali. Di premi, grappoli, riconoscimenti questo vino ne ha fatto incetta negli ultimi anni. La sua austerità ed eleganza ha  conquistato anche Suckling. All’annata 2010 ha riconosciuto i 92 punti. Il rosso che nasce da una terra di colore bianco. Così si caratterizza tenuta San Giacomo dove dimorano le viti del Sàgana, dove predominano il calcare, l’argilla e la sabbia. Non è il solo Nero d’Avola che produce l’azienda ad avere regalato emozioni. Il monovarietale Nero d’Avola 2011 ha fatto breccia nel cuore e nel taccuino di Suckling. E poi inserito tra i top della Sicilia c’è anche il Noà, altro rosso dell’azienda abituato a “vincere”, blend di Nero d’Avola , Merlot, Cabernet Sauvignon. Degustata l’annata 2010. Con i bianchi la prova d’assaggio è stata più che superata. Jalè, Cubìa e Angimbè, tutti e tre del 2011, si sono piazzati sui 90 punti. Un riconoscimento che spiega il perché la Sicilia continui a soprendere, per quel  mosaico di microclimi nel quale vanno a incastonarsi anche quelli ideali per i bianchi.

Ecco il giudizio di Suckling in versione originale.

Sàgana 2010
92 points

This is a solid red with dark chocolate, blueberry and chili spice character. Full and firm with a pretty austerity. Juicy acidity. Gorgeous finish. Racy. Drink or hold.

Nero d’Avola 2011
90 points
A beautiful Nero that is balanced and refined with lightly cooked cherries and blackberries. Full and delicious. Fresh and bright. Chocolate and fruit aftertaste. Always excellent quality. Glass stopper. Drink now.

Noà 2010
90 points
Aromas of flowers, blackberries, minerals and fresh herbs. Full and silky with medium chewy tannins and a medium chewy finish. Better in 2013. 40% Nero d'Avola, 30% Merlot, and 30% Cabernet Sauvignon.

Jalè 2011
90 points
A pretty and balanced Chardonnay with lemon pie, light creme brulee and honey. Full body, with bright acidity and a minerally undertone. Drink now.

Cubìa 2011
90 points
A wine with lovely tension and freshness with sliced lemons and hints of peaches. Full yet agile and bright. Minerally. Insolia from a single vineyard fermented in wood and aged six months and then six months in bottle before release. Drink now.

Angimbè 2011
90 points

This shows wonderful aromas and flavors with mango and almonds. Full body, with fresh acidity and long and gorgeous. One of the best deals in quality Italy whites. 35% Chardonnay and 65% Insolia. Glass stopper. Drink now.

C.d.G.