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La manifestazione

Maglie, edizione extralarge del Mercatino del Gusto: per la prima volta una via dell’ortofrutta

07 Luglio 2022
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Manca insomma un mese alla ventitreesima edizione del Mercatino del Gusto di Maglie, e il morale, nonostante i tempi difficili, è altissimo.

Perché l’edizione 2022 della rassegna enogastronomica che vanta più tentativi di imitazione è contrassegnata da non pochi motivi di soddisfazione. In primis, appunto, la possibilità di allungare i tempi del Mercatino, dall’1 al 7 agosto, e un numero maggiore di espositori rispetto agli scorsi anni: “La conferma che si tratta dell’edizione della ripartenza effettiva”, spiegano ad una sola voce i fondatori della kermesse. Ma non è l’unico motivo che rallegra Michele Bruno, Salvatore Santese, Giacomo Mojoli: il Mercatino del Gusto è stato infatti inserito nel progetto di ricerca “Food Festivals, Place e Wellbeing”, condotto dagli studiosi Giulia Rossetti (Oxford Brookes University), Allan Jepsen (Università dell’Hertfordshire) e Valentina Albanese (Università dell’Insubria), incentrato sullo studio della modalità con cui gli eventi enogastronomici influiscono sul benessere di chi vi prende parte. E pochi eventi come il Mercatino del Gusto, pioniere assoluto (non solo in Puglia) sui temi della qualità del cibo, del rispetto del territorio, dell’importanza della tradizione in agricoltura e a tavola, hanno saputo costruirsi un’identità e una reputazione inconfondibili che hanno a loro volta strutturato una comunità ben definita e molto estesa di estimatori.

 

L’impegno, però, premia. “Durevole, perché sostenibile… Pensate alla bellezza delle parole”, scrive Giacomo Mojoli. “Nel nostro caso, al significato simbolico che negli anni alcune di esse hanno avuto per le tante edizioni del Mercatino del Gusto. La Cura, la Bellezza, la Gioia, il Baratto, la Gratitudine o la Reputazione, sono alcuni dei termini che hanno dato un’identità e una visione innovativa a un evento unico, ma costante nel tempo come questo di Maglie. Non a caso tutto ciò che viene ideato e disegnato con gli occhi del futuro, con cura e con il principio di fondo di “fare bene le cose”, deve contenere in sé, come prerequisito, l’elemento di perdurare nel tempo, di essere durevole. Semplicemente, quindi, quello che è sostenibile dovrà essere anche durevole, e, la durevolezza, amalgamata con la cultura del progetto, è in fondo la ricetta che il Mercatino del Gusto ha attinto dal passato, per renderla contemporanea. Nasce dal mondo agricolo e dall’artigianato, da un’idea nuova di turismo, di gastronomia, da una multidisciplinare interpretazione degli eventi e dal baratto delle esperienze. Ma soprattutto dall’aver capito che per salvaguardare e sviluppare la bellezza e la reputazione dei territori, della Puglia e dell’Italia, è necessario prolungare, con gratitudine, la vita di ciò che consumiamo e di ciò che utilizziamo. Possibilmente con gioia”.

C.d.G.