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L'intervista

Marriott sceglie la Sicilia: entrano a far parte del gruppo due alberghi di Russotti

23 Agosto 2021

di Giorgio Vaiana

Brillano due nuove “stelle” nel firmamento di casa Marriott.

La multinazionale americana, infatti, ha inserito nel suo gruppo di alberghi sparsi nel mondo, due strutture siciliane: Rg Naxos Hotel di Giardini Naxos in provincia di Messina e Ortea Palace Luxury Hotel di Ortigia a Siracusa. L’albergo di Ortigia enterà a far parte della linea “Autograph”, quella dedicata ai palazzi d’epoca, mentre quello di Giardini farà parte della linea “Delta Hotels” e sarà il primo in Italia. Si tratta di una linea di strutture più “fresche” e moderne, con almeno 4 stelle. I due alberghi sono di proprietà del gruppo Russotti, celebre in Sicilia per aver effettuato numerosi lavori di appalti pubblici, tra cui alcuni importanti lotti autostradali. Il gruppo Russotti ha nel suo portfolio, un albergo a Roma (Rome Marriott Park Hotel), uno a Milano (Milan Marriott Hotel), etrambi, come detto, che fanno già parte del gruppo Marriott; poi a Mestre (Russott hotel Venezia) e i tre siciliani: quello di Ortigia e Giardini, appunto, e il club di Ortigia, che si trova proprio di fronte RG Naxos hotel. I due alberghi che dal prossimo anno entreranno a far parte del gruppo Marriott sono due trutture storiche e molto conosciute nel panorama dell’accoglienza siciliana. Rg Giardini è un 4 stelle moderno con quasi 300 stanze doppie, divise tra standard, superior e suite di vari tipi, che possono ospitare fino a seicento persone. Ortigia, invece, è il vecchio e storico Palazzo delle Poste del 1920 trasformato in albergo con 75 camere finemente arredate, una Spa, un cento covegni e un ristorante. Il gruppo Rusotti da qualche anno è ormai proiettato ad una internazionalizzazione del suo brand. Nell’agosto del 2019, il gruppo ha aperto la partecipazione ad un fondo internazionale, York Capital. Questa operazione ha consentito di programmare la ristrutturazone degli alberghi del gruppo. I lavori, in una prima fase, riguarderanno gli alberghi di Milano e Giardini.

“Non abbiamo aperto per la pandemia in corso gli alberghi di Milano e Roma – dice Giovanni Russotti, Ceo di Russotti – Mentre ci stanno dando numeri interessanti gli altri nostri hotel. Al termine della stagione in corso, inizieremo i lavori e siamo certi che ci presenteremo alla stagione 2022 nel migliore dei modi. Abbiamo scommesso molto su questa operazione”. Per Russotti, quest’anno la stagione turistica in Sicilia “sta andando molto bene, al di là delle nostre aspettative. Abbiamo aperto a luglio e, vi dico la verità, eravamo preoccupati visto il numero basso di prenotazioni. Poi, invece, quando è stato chiaro a tutti che si sarebbe potuto viaggiare senza grandi restrizioni, i numeri sono cresciuti e abbiamo prenotazioni fino a ottobre”. La Sicilia, dunque, si conferma meta appetibile, “ma avrebbe bisogno di infrastrutture e di comunicare meglio al mondo le proprie bellezze – prosegue Russotti – Lo so che diciamo sempre le stesse cose, ma la realtà è questa”. Il Gruppo Russotti in Sicilia è molto noto. Giuseppe e Sebastiano, rispettivamente papà e zio di Giovanni Russotti, furono artefici di numerosi lavori pubblici. “Negli anni ’70 mio zio Sebastiano ebbe l’intuizione di puntare sull’accoglienza”, spiega Giovanni Russotti. Il gruppo, dunque, costruì e aprì lo storico albergo Riviera di Messina, poi ceduto per altri investimenti. Poi fu aperto Giardini (sotto l’insegna di Holiday Inn), Mestre, Milano e Roma. “Tre anni fa abbiamo acquisito e risrutturato il palazzo delle Poste di Ortigia, oggi diventato un altro nostro fiore all’occhiello delle strutture del gruppo”. E infine Marriott: “Abbiamo già due alberghi nel gruppo (Milano e Roma, ndr)- dice Giovnni Russotti – e l’ingreso di altre due nostre strutture ci rende orgogliosi. Far parte di un gruppo simile ritengo che oggi sia indispensabile. Loro hanno standard molto rigidi nella scelta delle strutture e anche per questo è una sfida per noi. Il marchio Marriott è garanzia per il cliente e dà una prospettiva più internazionale alle nostre strutture. Ci auguriamo che il turismo possa tornare presto a come era prima”.