Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
La degustazione

Pinuccio La Rosa, il suo chef, una cena… e quel grazie ai vini strepitosi di produttori-amici

16 Febbraio 2023
Foto di gruppo di rito al termine della serata Foto di gruppo di rito al termine della serata

Metti una sera a cena con uno dei più brillanti ristoratori del Sud Italia assieme al suo chef-socio, pieno di talento e geometrico nei piatti che sanno di territorio e piacevolezza, tecnica e squisitezza.

Il luogo poi è ineccepibile di suo per la bellezza e l’unicità. C’è della genialità in Pinuccio La Rosa, patron assieme al fratello Antonio de La Locanda di Don Serafino a Ragusa, Ibla però, che è tutt’altro. È sua l’idea di radunare una volta all’anno attorno a un bellissimo tavolo imperiale i produttori di vino amici, quelli che riforniscono la cantina del ristorante, ma che sono anche amici da sempre, con cui sentirsi periodicamente, scambiare alcune chiacchiere e parlare di tutto con affabilità. Pinuccio lo ha fatto anche quest’anno. Un modo per ringraziarli e manifestare loro un sentimento di amicizia. E con l’aiuto di Vincenzo Candiano, lo chef descritto qualche riga fa, e un personale di servizio, dal maître al sommelier, all’altezza di una tavola esigente ha regalato una serata da incorniciare. Per i piatti, per i vini, per la compagnia. Un parterre de roi: Roberto Beneventano della Corte, Carlo Ferrini, Marco de Grazia, Francesca Curto, Antonio Rallo, Andrea Farinetti, Francesco Tornatore, Giusto Occhipinti, Massimo Padova, Marco Sferlazzo, Michele Faro, Gianfranco Sabatino, Mimmo Costanzo con la moglie Valeria Agosta, Giulio Bruni (per Tasca d’Almerita).

Pinuccio La Rosa a cui non sfugge la vena provocatoria ha gettato un sasso nello stagno chiedendo a tutti di esprimersi sul cosiddetto vino naturale. Ne è partita una discussione garbata su cui, ovviamente, tutti sono rimasti sulle loro posizioni. Non sempre univoche. E non poteva essere diversamente quando ti sfilano i piatti strepitosi dello chef Vincenzo Candiano e vini buonissimi, dallo champagne ai rossi in bottiglie magnum dove il filo conduttore era la grande piacevolezza a prescindere dalle tecniche di produzione. Alcune etichette iconiche, altre meno note, tutte molto buone. I vini dei produttori presenti con annate anche vecchie e prestigiose. Resta il fatto che forse, ancora una volta, quello tra vini convenzionali e vini naturali è una questione irrisolta. Pinuccio ha ricordato con una battuta quanto importante fosse il lavoro dei bravi produttori di vino, ambasciatori di territori e pertanto motori di attrazione per turisti e avventori. “Grazie a voi facciamo bella figura con tanti stranieri. Dobbiamo puntare di più sul turismo di qualità. E portare qui tanti turisti di qualità. Le potenzialità sono immense. E grazie al vino di qualità questo obiettivo è molto più facile”.

F.C.

LA GALLERY


(Francesco Tornatore)


(Andrea Farinetti)