Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Lo studio

Rosati dell’Etna. L’irvos seleziona un panel d’assaggio per studiare la qualità percepita dal consumatore

01 Agosto 2012
rosato rosato

Con i rosati il territorio dell’Etna potrebbe accelerare ancora di più la corsa commerciale che lo sta portando verso le vette presidiate dalle grandi regioni del vino.

Una nuova carta da giocarsi nel panorama internazionale sul quale si sta riversando l'interesse dei produttori e anche dell'Istituto Regionale Vini e Olii fi Sicilia che, su iniziativa del sindaco di Castiglione di Sicilia, Salvatore Barbagallo, darà il supporto tecnico per un'iniziativa che ha lo scopo di studiare la percezione e l'indice di gradimento dei rosati presso consumatori ed esperti. Si accendono così nuovamente i riflettori sulla tipologia già stata, qualche settimana fa, al centro di un caso, reso noto da cronachedigusto.it, che ha visto il Consorzio dell'Etna avviare le procedure di modifica del disciplinare sul colore dopo il giudizio espresso dalla Commissione degustazione dei vini a Denominazione di Origine, attivata presso l’Irvos, su alcuni campioni di rosati dichiarandoli rivedibili.

Banco d’assaggio dei rosati dell’Etna: la qualità percepita e' il titolo del nuovo progetto. Si tratta di un osservatorio che coinvolge un panel d'assaggio di 60 persone e che si riunira', a porte chiuse, l'8 agosto nel Castello di Lauria a Castiglione di Sicilia. Ne faranno parte consumatori abituali di vino, selezionati dall'Istituto, assaggiatori dell'Onav, dell'Ais e della Fisar e giornalisti. Sei le etichette che verranno esaminate attraverso una scheda di valutazione sull'aspetto visivo, olfattivo e gustativo, sottoposte al gruppo dei degustatori in due momenti, alla cieca e ad etichetta scoperta. “Il fattore emotivo influisce per il 70% sulla percezione che si ha di un vino. Per questo è fondamentale analizzare il gradimento considerando l'assaggio oggettivo e quello dove entrano in gioco le influenze, culturali, psicologiche che condizionano il gusto”, spiega Salvo Giuffrida agronomo consulente dell'Irvos per la Sicilia orientale e uno degli organizzatori del banco d'assaggio insieme ad Antonio Scacco, esperto in analisi sensoriale, e Marcella Borzì esperta in marketing.

I campioni sono stati scelti con sorteggio da una rosa di quindici etichette prodotte da aziende storiche ed emergenti dell'Etna. Le annate sotto esame non saranno solo le ultime. I dati della degustazione serviranno all'Irvos per capire come viene apprezzato il vino, come cambia il consumo in base alle occasioni, per individuare le caratteristiche di questa tipologia che piacciono di più. I risultati saranno ottenuti da un incrocio delle valutazioni espresse dalle diverse categorie che compongono il panel. Lo studio sarà anche utile alle aziende. “Forniremo loro i giudizi dei degustatori, in forma strettamente privata, per consentire un confronto con il giudizio del consumatore e un quadro più preciso sulla percezione del proprio vino”, aggiunge Giuffrida che anticipa anche che quella di mercoledì sarà solo la prima tappa di un ciclo di iniziative relative a questo ambito di ricerca.

C.d.G.