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Il personaggio

Santi Palazzolo apre all’aeroporto di Venezia: cassate, cannoli e il meglio dei dolci siciliani

18 Gennaio 2018
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Il pasticciere di Cinisi apre un negozio all'interno del Marco Polo. Uguale alla pasticceria aperta a Fico. Obiettivo: realizzare un brand esportabile in tutto il mondo


(Santi Palazzolo)

Se alla pasticceria siciliana servisse un re, tra i candidati alla corona ci sarebbe senz'altro Santi Palazzolo.  

Ormai la sua bravura è riconosciuta a livello europeo, tanto che da Cinisi, piccola cittadina in provincia di Palermo,ha iniziato la scalata al successo aprendo pasticcerie all'aeroporto di Palermo, in Spagna, Francia e tra gli ultimi progetti a Fico a Bologna e all'aeroporto Marco Polo di Venezia, conquistando anche il premio Best in Sicily nel 2008. Insomma non riesce a stare fermo. Ma lo fa nel nome “della pasticceria siciliana”, ribadisce più volte nel corso della nostra intervista telefonica, che badate bene, “non è solo cassata e cannolo”. E questo i turisti lo hanno capito benissimo. Tanto che il suo negozietto all'aeroporto veneziano, appena 30 metri quadrati (gestito in collaborazione con Lagardere, la società che si occupa del retail in altri scali europei), è preso d'assalto igni giorno da tantissima gente che vuole conoscere le meraviglie golose dei dolci dell'Isola. Il negozio è stato aperto lo scorso dicembre e ha lo stesso format di quello di Fico, perché, come spiega lo stesso Palazzolo “vogliamo che il nostro marchio diventi un brand esportabile in tutto il mondo”. Qui al Marco Polo, dunque, inizia un primo vero test. E da qui, se le cose vanno come devono andare (e la strada tracciata sembra quella giusta), Palazzolo potrebbe pensare a nuove aperture. Non solo all'interno degli scali aeroportuali.

Il negozio vende sia pasticceria fresca che secca. Ma tutte sono legate da un sottile filo: le materie prime siciliane. Dalle mandorle alle nocciole, passando per gli agrumi e la ricotta. Tutto è siciliano doc. “Dalla nostra parte – dice Palazzolo – non abbiamo solo il fatto che la nostra pasticceria è buonissima, ma anche il fatto che trasmette emozioni e può raccontare aneddoti, storia, cultura e tradizioni. Non pensiamo solo alla cassata, che ha centinaia di anni di storia, ma anche a tutti gli altri dolci. Abbiamo avuto la fortuna di essere nati in una regione ricca di materie prime, abbiamo il dovere di sfruttarle nel migliore dei modi e siamo chiamati a rispettare queste tradizioni”. Quindi non solo, come detto, cannoli e cassate, “ma una pasticceria che si evolve, cresce, diventa moderna – spiega Palazzolo – segue le tendenze dei gusti di oggi, giocando molto sugli equilibri. E non dimentichiamoci del nostro gelato”. Il segreto di Palazzolo è la passione, “ma preferisco dire l'amore per questo mestiere – dice – che mi fa stare in laboratorio anche 13/14 ore al giorno. Poi bisogna sempre credere in quello che si fa e circondarsi di persone brave e valide, coinvolgerle su tutto e pensare che abbiamo questa dolce responsabilità, una sorta di mission da portare avanti”.

Tra le novità anche un nuovo dolce che è la sintesi perfetta della pasticceria siciliana. Si chiama “fuitina”: un termine conosciuto in tutta Italia, che racconta di una Sicilia che (quasi) non c'è più, di quando le giovani coppie si allontanavano da casa di nascosto per coronare il loro sogno d'amore. Qui Palazzolo gioca con due dei dolci simbolo della terra siciliana, il cannnolo e la cassata. Li fonde insieme, “la regina cassata e il re cannolo”, li chiama il pasticcere. Un concentrato di questi due dolci: la delicatezza e la morbidezza della cassata con la croccantezza del cannolo, serviti in un bicchiere. La presentazione ufficiale al prossimo Sigep.

G.V.