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La curiosità

Timorasso, Arneis, Cortese, Erbaluce. Attenti, il Piemonte bianco non T.A.C.E.

21 Novembre 2014
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Un acronimo per rilanciare quattro vitigni. Ecco l'idea geniale di 12 produttori


da sinistra Walter Massa e Camillo Favaro

L'idea è geniale e c'è lo zampino di un creativo inquieto come Walter Massa, produttore di grandi vini a Monleale, in provincia di Alessandria, il vigneron che ha fatto rivivere il Timorasso, vitigno a bacca bianca.

Massa è uno dei protagonisti di Inbianco un piccolo grande evento ideato da Camillo Favaro, produttore di vino e patron di Arte e Vino. Lunedì prossimo a Palazzo Carignano a Torino a partire dalle 11 ci sarà una mega degustazione con 78 aziende e i loro vini, due terzi italiane e il resto dall'estero. E Walter Massa cosa si inventa?

Un acronimo e lo slogan “Il Piemonte bianco non TACE”, dove la T sta per Timorasso, la A per Arneis, la C per Cortese e la E per Erbaluce. Ovvero i quattro vitigni piemontesi a bacca bianca in cerca di riscatto. Perchè, come è noto, la regione evoca grandi rossi piuttosto che i bianchi. “Anche i bianchi hanno qualcosa da dire e quindi non c'è migliore opportunità per farlo con uno slogan. E vogliamo far vivere quest'idea anche in futuro”, dice Massa con l'entusiasmo di un ventenne. A fare da eco alla frase geniale altri produttori. Oltre a Favaro che fa un'ottima versione di Erbaluce di Caluso a Piverone, alle porte di Torino, infatti ci sono anche le cantine Ferrando, Orsolani,  Claudio Mariotto, Pomodolce, La Raia, Broglia, Giovanni Almondo, Matteo Correggia, Angelo Negro e Bric Cenciurio. Per Favaro è difficile non essere d'accordo. Lui che i bianchi li produce e gli dedica un evento. 

Spiega: “Ci siamo inventati quest'evento per dare risalto a una tipologia di vino che può essere comunicata in modo diverso. Vogliamo sfatare un luogo comune: che i bianchi non sanno invecchiare. Sbagliato. Ci sono vini bianchi, basti pensare alla Borgogna che conosco bene, che sfidano ottimamente il tempo”. E aggiunge: “E poi ricordiamoci che i bianchi non perdonano la mediocrità”. Ed ha ragione, Questa volta andare “InBianco” non sarà un problema. Nel Piemonte che non TACE.

Maria Giambruno