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La classifica

Top 100 di Wine Spectator, ecco le posizioni da 4 a 2: c’è un Brunello di Montalcino

10 Novembre 2022
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Si sale… su su su verso il numero uno.

Dopo aver rivelato nei giorni scorsi le posizioni dalla 10 alla 5, oggi Wine Spectator rivela le posizioni di vertice della classifica Top 100, la lista con i migliori vini del mondo per gli esperti della rivista americana. Ed è una grande soddisfazione per il mondo del vino enologico: infatti c’è una terza bottiglia italiana in classifica, dopo il Toscana Saffredi 2019 di Fattoria Le Pupillee il Toscana Tignanello 2019 di Antinori. Si tratta, infatti del Brunello di Montalcino Riserva 2016 di Fattoria dei Barbi. “Il secondo posto del 2022 su Wine Spectator è un onore per la Fattoria dei Barbi, e un riconoscimento della grandezza di tutti i viticoltori Montalcino”, ha commentato Stefano Cinelli Colombini, alla guida dell’azienda di famiglia. Gli fa eco il presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci: “Siamo doppiamente contenti di questo riconoscimento perché va a una delle aziende fondatrici del Consorzio, Fattoria dei Barbi, che ha fatto la storia del Brunello di Montalcino. Non finiremo mai di ringraziare la famiglia Cinelli Colombini, a partire da Stefano, da sempre impegnato nel tenere viva la memoria e la tradizione di una denominazione che negli anni è diventata un simbolo dell’enologia mondiale. Benvenuto Brunello, al via domani, inizia perciò nel migliore dei modi nella consapevolezza che questo ennesimo riconoscimento sia uno stimolo anche per le nuove generazioni del Brunello”.

Questa parte della classifica racconta al quarto posto del St.-Julien 2019 di Château Talbot, un blend di Cabernet Sauvignon, Merlot and Petit Verdot dell’area di Bordeaux in Francia. Terzo gradino del podio per Chardonnay Napa Valley Hyde Vineyard 2019 di HdV la cantina della Napa Valley in California. E poi, come detto, il Brunello di Montalcino Riserva 2016 di Fattoria dei Barbi che Bruce Sanderson definisce “altamente consigliato” ma che per berlo bisogna avere molta pazienza: “Sicuramente andrà benissimo dal 2026, ma durerà almeno fino al 2043”. Non poteva che esserci descrizione migliore. Domani conosceremo il vino migliore del mondo. E poi il 14 novembre tutta la Top 100 con (speriamo) tante altre etichette italiane.

LEGGI QUI LE POSIZIONI 10, 9, 8, 7, 6 E 5

C.d.G.