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La degustazione

Vini rosati, che passione. I nostri migliori assaggi zona per zona (con tante sorprese)

21 Giugno 2016
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di Federico Latteri

Freschi, gastronomici, adatti a tutte le occasioni. Sono solo alcuni degli aggettivi con cui potremmo descrivere i vini rosati, tipologia oggi strettamente legata ai concetti di piacevolezza immediata e convivialità. 

La richiesta da parte di consumatori sempre più qualificati ed informati e l’impegno dei produttori per poter realizzare vini di un certo livello hanno portato negli ultimi anni nel nostro Paese una crescita qualitativa costante. Gli assaggi fatti a Italia in Rosa, manifestazione interamente dedicata ai vini rosè svoltasi a Moniga del Garda (per approfondire leggi qui), hanno confermato questo trend positivo con una serie di prodotti veramente interessanti che esprimono molto bene la grandissima varietà presente nella Penisola. La provincia di Brescia con Valtènesi e Garda bresciano e la Puglia sono state le aree maggiormente rappresentate. C’era anche un gruppo di produttori della Cotes de Provence, denominazione francese conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo per i rosati.

 

Di seguito i nostri migliori assaggi raggruppati per aree geografiche:
 
Valtènesi e Garda bresciano
Valtènesi è una denominazione che occupa la  parte meridionale della sponda occidentale del Lago di Garda con l’entroterra corrispondente e si estende sul territorio di sedici comuni tra Desenzano del Garda a sud e Salò a nord. Il Chiaretto viene fatto con uve Groppello che devono essere presenti in una quota minima del 50 % più un saldo di altre uve a bacca rossa di solito costituito da Marzemino, Barbera e Sangiovese. Ottimo risultato in degustazione per il Valtènesi Chiaretto “Il vino di una notte” 2015 dell’azienda Avanzi che è stato anche il vincitore del Trofeo Pompeo Molmenti, premio assegnato ogni anno al miglior Chiaretto dell’ultima vendemmia. Presenta un bel colore rosa corallo, seguito da un naso di ottima intensità e finezza con note floreali e fruttate. In bocca è fresco, intenso e sapido con una progressione ed un equilibrio di notevole livello. Delizioso, si finisce la bottiglia senza accorgersene.


(Chiaretto Il Vino di una Notte, Avanzi) 

Molto buoni anche il Valtenesi Chiaretto Roseri 2015 di Cà Maiol, il Valtènesi Chiaretto Selene Bio 2015 delle Cantine La Pergola, il Valtènesi Chiaretto La moglie ubriaca 2015 di La Basia e il Valtènesi Chiaretto “Il Chiaretto – il vino di una notte” 2015 di Pasini San Giovanni. Vini tipici, con un ricco ventaglio di aromi, dotati di ottima acidità e note saline che li rendono piacevolissimi. Stile un po’ diverso, basato su una grande eleganza, per il Valtènesi Chiaretto Rosamara 2015 di Costaripa, uno dei produttori più rappresentativi di questo territorio. Ha un colore più tenue, profumi delicati di fiori e frutta rossa, grande armonia ed un finale leggermente mandorlato. Tra le etichette con denominazione diversa da Valtènesi abbiamo apprezzato particolarmente il Garda Bresciano Chiaretto Siclì 2015 di Monte Cicogna, floreale ed agrumato, il Garda Classico Chiaretto San Donino 2015 di Podere Selva Capuzza, pulito e fruttato e il Garda Classico Chiaretto 2015 della Cantina Franzosi, caratterizzato da accenni speziati e buona struttura. Per quanto riguarda le bollicine, la nostra preferenza è andata a due etichette, il Garda Brut Rosè 2015 di Avanzi e il Garda Brut Rosè Hirundo Metodo Martinotti di Podere Selva Capuzza. Merita un discorso a parte il Mattia Vezzola Brut Rosè Metodo Classico di Costaripa, da Pinot  Nero e Chardonnay, intenso, complesso, con piccoli frutti e spezie dolci, autentico fuoriclasse di questa zona.
 


(Rosato bio Polvanera 2015)

Puglia   
E’ la regione italiana dei vini rosati. Ne viene prodotta una grandissima varietà in tutti i territori. Andando da nord a sud troviamo la Capitanata, la Murgia, la Valle d’Itria ed il Salento, aree diverse per geomorfologia, suolo, clima, vitigni coltivati e tanti altri aspetti, nelle quali si fanno vini differenti. Quasi la totalità delle etichette presenti proveniva da aziende che fanno capo all’associazione Puglia in Rosè, realtà impegnata nella valorizzazione dei vini rosati di questa regione con attività promozionali e commerciali. Due i vini provenienti dalla Capitanata che ci sono piaciuti molto: Il Melograno 2015 di Cantina La Marchesa, azienda di Lucera e il San Severo Rosato Rosa di Salsola 2015 della Tenuta Coppadoro di San Severo. Il primo è fatto con Uva di Troia e ha un colore rosa corallo intenso, seguito da un naso di ciliegia, lampone, rosa e tenui note speziate. In bocca è fresco, ricco, con un finale graduale tendente all’agrumato. Il secondo è frutto della vinificazione di uve Montepulciano. Presenta un colore leggermente più scuro, un profilo fruttato ed un palato ben articolato con un finale sapido. Passando alla Murgia troviamo il Castel del Monte rosato 2015 della Cantina Vignuolo di Andria, da uve Bombino Nero, di colore cerasuolo scuro, variegato, incisivo, di ottima struttura e lunghezza. Davvero interessante. Più a sud, nell’agro di Gioia del Colle, viene prodotto il Rosato Bio 2015 dell’azienda Polvanera. E’ un blend di Aleatico, Primitivo e Aglianico. Offre profumi di piccoli frutti rossi uniti a note floreali che precedono un palato ben equilibrato.


(Cerasa 2015 di Michele Calò e figli)

Tra le etichette salentine diversi i vini che ci sono piaciuti, tutti fatti con Negroamaro: il Cerasa 2015 di Michele Calò & Figli con la fragranza della frutta fresca, il None 2015 di Tenuta Marano, intenso e persistente, lo Scaloti 2015 di Cosimo Taurino, schietto e territoriale, il Salmace 2015 di Calosm, contenente un 15 % di Malvasia Nera, dal colore rosa corallo cristallino con profumi nitidi, puliti ed un palato vivace, il Negroamaro Rosato 2015 di Masseria Altipareti, dinamico e sapido ed il Negroamaro Rosato 2015  di Vigneti Calitro, consistente e caratterizzato da sentori di ciliegia.
 


(Vini della Cotes de Provence)

Cotes de Provence
La Provenza è la regione francese più importante per la produzione di rosè e sicuramente i suoi vini sono i più conosciuti al mondo nella tipologia. Riscontriamo un preciso stile che si esprime con il colore rosa pallido tendente all’aranciato, sentori floreali e spesso di macchia mediterranea e palato lineare con un’evidente scia salina. Tutto ciò fa si che questi prodotti presentino grande bevibilità, piacevolezza e versatilità negli abbinamenti. Completo e ben fatto il Cotes de Provence Rosè Whispering Angel 2015 di Caves d’Esclans Sacha Lichine, da Grenache, Cinsault e Vermentino. Molto fine, è un ottimo esempio di rosato provenzale. Si potrebbe bere senza limite, non stanca mai. Il Cotes de Provence Rosè Chateau du Galoupet Cru Classè 2015 di Chateau du Galoupet, da Grenache, Cinsault, Rolle, Syrah, Tibouren e Mourvedre, si ditingue per la grande freschezza, l’eleganza e le note agrumate e di frutti esotici. Ottimo anche il Cotes de Provence Rosè La Bravade 2015 di Chevalier Torpez, da Grenache, Syrah, Tibouren e Cinsault, intensamente mediterraneo. Chiudono l’elenco il Cotes de Provence Rosè Grande Recolte 2015 dell’azienda Les Vignobles de Berne e il Cotes de Provence Rosè Eau de Vin 2015 di Chateau Nestuby.
 
Alto Adige
Poche le etichette altoatesine presenti. Abbiamo particolarmente apprezzato l’Alto Adige Brut Rosè Metodo Classico Athesis di Kettmeir, da Pinot Nero, equilibrato, con gradevoli note di piccoli frutti e il Sudtirol Lagrein Kretzer 2015 della Cantina – Convento Muri – Gries dal colore cerasuolo molto intenso con sentori di frutta rossa e buona acidità.
 
Toscana
Molto gradevoli e freschi i due rosati toscani da noi scelti, entrambi fatti con sangiovese in purezza in aree non distantissime dal mare: il Rosato di Toscana Sorbaiano 2015 di Fattoria Sorbaiano, azienda di Montecatini Val di Cecina in provincia di Pisa e il San Michele n.3 di Poggio L’Apparita rosato Maremma Toscana 2015, prodotto da Poggio L’Apparita di Civitella Paganico in provincia di Grosseto.
 
Abruzzo
La storica azienda Italo Pietrantonj di Vittorito in provincia dell’Aquila propone un rosato di ottima qualità e tipicità, il Cerasuolo d’Abruzzo Superiore Cerano 2015. Il colore è molto carico, quasi da rosso. Ha un profilo olfattivo caratterizzato da note fruttate, specialmente di amarena ed una bocca di buona freschezza, potente, con notevole impatto aromatico e persistenza.
 
Sicilia
I rosati siciliani degustati provengono da due aree opposte dell’Isola. Il Sicilia Rosato 2015 Aprile di Fondo Antico viene dalla parte nord occidentale, dal territorio di Trapani ed è prodotto con Nero d’Avola. Fresco, di ottima beva, presenta sentori di ciliegia e una buona corrispondenza gusto-olfattiva. L’Osa ! 2015 di Paolo Calì, da Frappato in purezza, è fatto con uve coltivate nella parte sud orientale, nel territorio di Vittoria, in provincia di Ragusa. Offre profumi di fragola, lampone, note floreali e speziate. Al palato è fragrante e dotato di una buona progressione che lo rende molto piacevole.