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Cronache dal Vinitaly

Montpellier, una delle più grandi biblioteche viventi risalenti al 1876 pronta per essere trasferita ma scattano proteste on line

02 Dicembre 2013
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Operazione di traferimento rischiosa e costosa, ad accogliere il patrimonio sarà la sede dell'Inra a Narbona

E’ stata dichiarata l’equivalente viticolo di ciò che si trova al Louvre.

La collezione Domaine de Vassal, risale al 1876, si estende su 27 ettari e custodisce varietà provenienti da tutto il mondo, da 40 Paesi.  Ma nei prossimi cinque, sette anni l’intero patrimonio, che ha inestimabile valenza storica e culturale, e gestito dall'Inra verrà a poco a poco trasferito alla sede dell'Istituto di Peche Rouge a Narbona. Operazione delicatissima e complicata, oltre che costosa, che ha portato allo scoppio di una vera e propria rivolta da parte di agronomi e ricercatori e ad una petizione on line. Secondo chi si oppone a tale spostamento ci sarebbero ragioni di risparmio, di tagli per il bilancio con il rischio di perdere questa immenso corpus di varietali, la maggior parte non innestati.

La biblioteca vivente fu creata dall’Università di Agraria di Montpellier dopo l’arrivo della fillossera, per custodire e salvare varietali che rischiavano di scomparire per sempre. Comprende circa 2300 tipi di Vitis vinifera, 800 varietà di viti interspecifiche, 230 di portainnesto, 28 specie selvatiche, oltre 2000 varietà di razza ibrida recenti. Si trova nel lebo sud della Francia, tra la spiaggia Marseillan e il Lago Thau. Ed è proprio la posizione del prezioso vigneto ad avere fatto optare per il trasferimento. Secondo l’Inra il sito è minacciato dall’innalzamento del livello del mare, e sarebbe oramai insufficiente per ospitare le nuove viti che arrivano ogni anno, al ritmo di circa cinquanta, mentre quello gestito dall’Istituto offrirebbe un’estensione maggiore di 170 ettari.