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Cronache dal Vinitaly

Montpellier, biblioteca vivente risalente al 1879 pronta per essere trasferita ma scattano proteste e petizioni on line

02 Dicembre 2013

Una delle operazioni di traferimento più complicate e costose, ad accogliere il patrimonio sarà l'Inra 

E’ stata dichiarata l’equivalente viticolo di ciò che si trova al Louvre.

La collezione Domaine de Vassal, risale al 1879, si estende su 27 ettari e custodisce varietà provenienti da tutto il mondo, da 40 Paesi.  Ma nei prossimi cinque, sette anni l’intero patrimonio verrà a poco a poco trasferito all’Istituto Nazionale di Ricerca Agronomica, l’Inra, questo patrimonio verrà interamente trasferito nella Narbonne, nella sede di Peche Rouge a Gruissan. Operazione delicatissima e complicata, oltre che costosa, che ha portato allo scoppio di una vera e propria rivolta e ad una petizione on line. Secondo chi si oppone a tale spostamento ci sarebbero ragioni di risparmio per il bilancio con il rischio di perdere questa immenso corpus di varietali, la maggior parte non innestati.  La biblioteca vivente fu creata dall’Università di agraria di Montpellier dopo l’arrivo della piaga della fillossera, per custodire e salvare varietali in via d'estinzione. Comprende circa 2300 tipi di Vitis vinifera, 800 varietà di viti interspecifiche, 230 di potinnesto, 28 specie selvatiche, oltre 2000 varietà di razza ibrida recenti. Si trova nel lebo sud della Francia, tra la spiaggia Marseillan e il Lago Thau. Ed è proprio la dislocazione ad avere fatto optare per il trasferimento. Secondo l’Inra il sito è minacciato dall’innalzamento del livello del mare, e sarebbe oramai insufficiente per ospitare le nuove viti che arrivano ogni anno, al ritmo di circa cinquanta, mentre quello gestito dall’Istituto offrirebbe un’estensione maggiore di 170 ettari.