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Cronache dal Vinitaly

Verona trampolino di lancio per i vini cosentini

14 Aprile 2011
giuseppe_gaglioti giuseppe_gaglioti

“Il 45° Vinitaly si è chiuso confermandosi la più grande fiera del mondo per il business e la cultura del vino.

Una passerella d’eccezione anche per in nostri vini. Da tempo ormai si beve infatti sempre più anche cosentino”. Sono le affermazioni di Giuseppe Gaglioti (nella foto), presidente della Camera di Commercio di Cosenza, commentando l’esito della fiera di Verona, ed anticipa: “I vini del nostro territorio stanno per ottenere la Dop Terre di Cosenza. Il Vinitaly è stata l’occasione per lanciarli e farli degustare ed apprezzare in anteprima”.
Ventotto è il numero delle aziende selezionate dalla Camera di Commercio di Cosenza e che hanno preso parte al Vinitaly. Bianchi, rosati, rossi e passiti. “Possiamo essere orgogliosi – prosegue Gaglioti – di bianchi secchi e leggeri e altri vini lievi, giovani e moderni di ottima qualità. Contiamo grandi vini da meditazione come il Moscato di Saracena ed altri passiti e, persino, qualche rosso giovane da portare alla temperatura giusta per felici abbinamenti con il pesce”.
E siccome il vino non è solo un prodotto ma anche lo specchio di un territorio, “l’ente camerale non si è limitato a portare in fiera le eccellenze enologiche di quattordici selezionate aziende vitivinicole. I successi e le sicure promesse della ‘Cantina Cosenza’ sono stati accompagnati a Verona da una galleria di fragranti extravergini, da conserve alimentari, tipicità dolciarie, golosità ai fichi, al cedro ed alla liquirizia”. Una ‘Missione Vinitaly’ è stata definita, con un programma fitto di appuntamenti messi a punto con l’Ais Calabria. Degustazioni dunque, banchi d’assaggio, approfondimenti, confronti e talk-show con esperti e giornalisti del settore. L’ente invece ha proposto il ‘Taste&Buy” che mette insieme produttori e buyers provenienti da tutto il mondo. “Lasciamo tutti soddisfatti questo Vinitaly 2011 – conclude Gaglioti –. Una manifestazione quest’anno brillante che ha permesso contatti anche alle aziende meno dimensionate. Adesso tocca alle imprese”.

Sandra Pizzurro