Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Diario goloso

GB: The Bay, favoloso astice di fronte all’isola di Mount St. Michael

16 Settembre 2011
isola isola

di Giovanni Paternò

Sicuramente dei quattro nostri lettori almeno uno avrà abbandonato, annoiato, la lettura di questa rubrica. Ma per gli altri siamo costretti ad aggiornare il nostro diario che dovrebbe unire, se ci riusciamo, il piacere della tavola a quello del viaggio.

Chiariamo subito il titolo: non abbiamo improvvisamente traversato la Manica per l’omonima isola della Bretagna, che si pronuncia Michél, ma ci riferiamo a quella della Cornovaglia, che si pronuncia Màicol.
Anche nelle foto le due isole sembrerebbero identiche, solamente che quella inglese è più piccola ed è vittima benevole dell’alternarsi delle maree, per cui la mattina ci vai a piedi e il pomeriggio torni in barca, o viceversa.
Chiarito l’arcano, andiamo con ordine.
Lasciata Truro, siamo passati per Falmouth, con un interessante porto e il Pendennis Castle, da non mancare. Successivamente Lizard Point, dalla frastagliata e tempestosa scogliera; Kinance Cove con belle spiagge ed aspri dirupi; Porthleven, con le barche in secca nel porticciolo durante l’alta marea.
Qui piccola sosta mangereccia: provate il Fish & Chip di Rolands Happy Plaice  proprio accanto al porto www.rolandshappyplaice.co.uk, semplicemente fantastico ed economico. Un filetto di merluzzo morbido in una panatura croccante ed asciutta accompagnato da patate gustose e non unte.
Ci fermiamo per la notte a Marazion (che si pronuncia Maerèscion), piccolissimo villaggio proprio davanti all’isola.
Dopo una breve ricerca decidiamo di cenare nel vicino paese di Penzance al “the Bay” il ristorante dell’hotel Penzance.

Ci avevano attratto la loro pubblicità e le recensioni sulla loro specialità: l’aragosta. Qui apriamo una piccola parentesi: in inglese l’aragosta si dice lobster, ma anche l’astice, quello con le chele, ha lo stesso nome, per cui quando ordinate lobster non sapete se sarà astice o aragosta.
Attraverso un piccolo e curato giardino si sale nella sala ristorante, molto panoramica e con una bella balconata a giro con tavolini all’aperto. La sala è semplice ma elegante: poltroncine nere in fibra, tavoli in vetro e tovagliette singole. Nel dubbio del nostro inglese da sopravvivenza, nella prenotazione per email avevamo specificato che desideravamo l’aragosta.
La carta è molto invitante, non tanto per gli ingredienti principali: carni, pesce, verdure, ma per le cotture e per i contorni che li accompagnano: finocchio, anguria, arancia, zafferano, fois gras,salse al porto e alla vaniglia, ecc.
Nell’attesa dell’aragosta ci portano un eccellente pane caldo fatto in casa, un pane integrale a più cereali con i relativi semi, dal cuore morbidissimo e dalla crosta molto croccante.
La proposta per l’aragosta prevede tre modalità di cottura: grigliata all’aglio e alle erbette aromatiche; al vapore con panna al brandy, mostarda e salsa al formaggio; al vapore con pesto di basilico, linguine,  pomodorini essiccati. Noi scegliamo la prima più semplice.
Sicuramente indoviniamo perchè abbiamo goduto di una piatto che meriterebbe da solo il viaggio, anche lungo.
Scopriamo un astice freschissimo, magnificamente cotto, dalla consistenza perfetta, condito con olio extravergine delicatamente aromatizzato all’aglio, erbetta cipollina e prezzemolo. A saperlo in anticipo avremmo fatto almeno il bis.

 A seguire un piatto vegetariano con involtini di foglie di vite, fagottino di pasta fillo ripieno di ortaggi su letto di melanzane, funghetti selvatici sottaceto con spinaci, tempura di melanzane con aioli (una maionese catalana dove l’uovo è sostituito dall’aglio) e wasabi (un piccante paté di ravanello giapponese). Uno spettacolo per gli occhi e un capolavoro per il palato.

La birra Betty Stog’s accompagnava efficacemente le portate.
Per finire un sorbetto di fragola e pepe nero. Accoppiamento insolito e accattivante.

 Alla fine un conto da 95 euro in due per una cena memorabile in un ristorante che sicuramente a breve scalerà le classifiche delle guide inglesi sotto la guida dell’ispirato chef Ben Reeve.
 
The Bay at Hotel Penzance
Briton’s Hill
Penzance TR18 3AE
tel. 01736 366890
www.thebaypenzance.co.uk
aperto tutti i giorni