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Jacquesson Cuvée n° 738, teoria e pratica

06 Marzo 2015
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di Doctor Wine

Inauguriamo la nostra collaborazione con Doctor Wine di Daniele Cernilli, proponendovi un articolo molto interessante sullo champagne.
Chiara Giovoni racconta dei fratelli Jean-Hervé e Laurent Chiquet e della loro nuova uscita sul mercato con il Jacquesson Cuvée n° 738. Ecco come lo ha “visto” la Giovoni.

I fratelli Jean-Hervé e Laurent Chiquet fanno champagne fuori dal comune, ma chiariamo subito che ciò non significa che i loro vini siano “strani” o che sfruttino un approccio agronomico (come il bio) per porre sul mercato vini imperfetti. Ciò che è fuori dal comune è proprio l’intero approccio della loro piccola Maison Jacquesson all’idea di champagne, un’idea radicata nella consapevolezza profonda che lo champagne sia prima di tutto un grande vino, anzi un “Grand Vin”. Ci credono così tanto che sulla loro ultima etichetta presentata proprio in questi giorni in Italia grazie al loro partner italiano Pellegrini, l'hanno scritto bene in evidenza sotto al nome della Cuvée. Come tutti i grandi vini, seguono una vinificazione in legno, con fermentazione in grandi botti di rovere vecchie, con una maturazione sui lieviti di circa 4 anni, e per valorizzarne le caratteristiche da Jacquesson il dosaggio alla sboccatura è minimo, tra 1,5 g di 2,5 g/l.

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