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Cosa bevo

Bollicine di Pinot Nero

11 Giugno 2009
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COSA BEVO

Bollicine di Pinot Nero

Chiacchierando qualche settimana fa con un importante enologo e manager del settore sulle zone vinicole della Lombardia, si concordava sull’importanza dell’Oltrepò Pavese e sulle sue ancora inespresse potenzialità, considerato che è il secondo produttore al mondo (dopo la Borgogna) di Pinot Nero, lì allocato ai primi del ‘900 e utilizzato sia per spumanti che per vini fermi, e che vi si coltiva un’ampia varietà di vitigni internazionali e autoctoni i cui risultati, effettuando una rigorosa selezione dei cloni e una scelta dei terreni e dei microclimi più adatti, sono in gran parte ancora da verificare.

Incastonata in un magnifico paesaggio collinare, lontano dai rumori della “civiltà”, l’Azienda Agricola Anteo di Piero e Antonella Cribellati è una delle perle dell’Oltrepò Pavese e il Nature Ecrù, spumante metodo classico da Pinot Nero con una minore percentuale di Chardonnay, è certamente un prodotto degno di rappresentarla.

Dal colore giallo paglierino scarico sovrastato da una spuma cremosa e pervaso da un perlage molto fine e regolare, regala al naso delicati profumi di pesca, agrumi, erbe aromatiche e piccoli frutti di bosco, con sentori di lieviti e crosta di pane e piacevoli note floreali; al palato impressiona la notevole struttura, che fa da solida impalcatura alle venature acide e alla gradevole sapidità in lungo e persistente equilibrio.

Strepitoso in abbinamento con i salumi, meglio se della tradizione lombarda come i ciccioli d’oca o la luganega, si adatta a molti piatti di carne e di pesce quali l’anguilla e i crostacei ala brace e la classica costoletta alla milanese. Costa circa 20 euro.

Gaspare Mazzara