Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Cosa bevo

Che buono il rosso d’alta quota

06 Agosto 2009
FRUTTAIO-CA-RIZZIERI FRUTTAIO-CA-RIZZIERI

COSA BEVO

Che buono il rosso
d’alta quota

Si dice che il termine Sfursat derivi dalle uve “sforzate” dall’appassimento, ma osservando la morfologia della Valtellina sarei più propenso a riferirlo ai viticoltori, veri e propri “sforzati” che, grazie a un sapiente terrazzamento, riescono a coltivare ogni centimetro quadrato di questo impervio territorio, dove regna incontrastato il Nebbiolo (qui chiamato Chiavennasca).
Il Fruttaio Ca’ Rizzieri è il vino di punta della Aldo Rainoldi s.r.l., ottima azienda di Chiuro (SO) dove l’omonima famiglia produce sin dal 1925 l’intera gamma dei vini valtellinesi, ed è uno Sfursat di stile moderno, senza spigoli, forse un po’ lontano dalla tradizione ma sicuramente di più facile approccio per il consumatore. Di un colore rosso granato intenso e allo stesso tempo limpido e brillante, sviluppa al naso un ampio ventaglio di profumi che spaziano da quelli, derivanti dalla permanenza sui graticci, di prugna e ciliegia sotto spirito, uva passita e cacao a quelli di nocciola tostata, pepe nero, tabacco, rosa appassita e caffè; in bocca è austero, caldo e armonico, quasi vellutato, con un’imponente struttura tannica che fa passare in secondo piano il pur elevato tenore alcolico e con un chiaro richiamo in deglutizione alla dolcezza del frutto e alle note speziate.
Un vino possente, da abbinare a formaggi stagionati, primo tra tutti il locale Bitto, alla lepre e al capriolo in salmì e in genere a stracotti e brasati, ma che può essere sorseggiato anche a fine pasto come vino da meditazione. Si trova in enoteca a circa 28 euro.

Gaspare Mazzara