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Cosa bevo

Da Caltagirone la novità Feudo Silvestri

17 Maggio 2007
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    COSA BEVO

Da Caltagirone la novità Feudo Silvestri


nero_davola.jpgUna nuova etichetta, un nuovo Nero d’Avola. Il bello del rinascimento enologico siciliano è che molti viticoltori o piccoli imprenditori agricoli stanno valorizzando, finalmente, il proprio patrimonio aziendale. Ed è per questo che sono sorte nuove cantine, che le etichette spuntano come funghi e ad ogni Vinitaly cresce il numero dei partecipanti nel padiglione Sicilia. Premessa necessaria per presentare Feudo Silvestri, nelle campagne di Caltagirone, colline sabbiose in provincia di Catania: un passato ricco le cui origini cominciano alla fine dell’Ottocento quando fu costruita la cantina con torchi a vite e la tecnologia che poteva offrire il tempo. Nel 2005 la svolta con la nuova cantina, le attrezzature moderne e, adesso, due nuovi vini: un Nero d’Avola in purezza e un Frappato in purezza. Abbiamo assaggiato il primo: un rosso senza orpelli, immediato, se preferite, esuberante. Quasi a sottolineare che in fondo il Nero d’Avola è come un giovane atletico, scattante, quasi irrequieto. Di un rosso rubino e riflessi violacei, al naso ha note spiccate di ciliegia e marasca e sentori di liquirizia. Mentre al palato conferma un po’ di spigolosità, molto caratteristica, che dimostra l’esigenza di un maggore affinamento in bottiglia. Ma che regala anche un retrogusto piacevole. Carne rossa e formaggi stagionati sono gli ideali compagni di viaggio verso il palato. In enoteca a meno di sei euro.
 
F. C.