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Cosa bevo

E’ tempo di bollicine, un vino al giorno/16. La Selvatica D’Asti Docg La Caudrina

21 Dicembre 2020

di Clarissa Iraci

Sulle colline della Galeisa, ad Asti, viene prodotto uno spumante di Moscato Bianco dolce, acidulo e di buon corpo.

Si tratta de La Selvatica D’Asti Docg dell’azienda La Caudrina, suggerito oggi perché nella nostra rubrica non può di certo mancare un vino per coronare il pasto natalizio. Ammettiamo senza troppe remore che il dolce alla fine dei grandi pasti arriva in un momento particolare, in cui più che soddisfare l’appetito occorre un contraltare ai cibi salati e in grande quantità. Di conseguenza col dessert a volte un moscato o passito dolci non bastano. C’è chi, con una curva a “u”, esige il ritorno alla bollicina. La Selvatica D’Asti Docg viene coltivato su un terreno collinare a 280 metri sul livello del mare, composto prevalentemente da argilla e calcare che permettono al moscato di esprimere al meglio la sua aromaticità. L’azienda si caratterizza per un’applicazione di diverse procedure a seconda della diversa tipologia di Moscati, prova della conoscenza che la famiglia Dogliotti, attiva da tre generazioni, ha del territorio e del vitigno. Nel caso dello spumante in questione l’uva viene raccolta manualmente e sottoposta alla procedura Charmat, per ottenere un vino dolce, avvolgente e dalla gradazione alcolica contenuta (7° vol). Al bicchiere si presenta con un colore giallo paglierino molto vivace, quasi dorato. Intenso e vivido al naso, il bouquet aromatico si caratterizza per rimandi di fragrante frutta autunnale. Persistente, di buon corpo e rotondo al gusto.

Il momento del dessert è un buon indice della personalità “culinaria” dei commensali. Se con le portate principali si riescono a trovare dei punti di accordo – anche in quel caso con notevoli difficoltà – il dolce è un momento di gusti estremamente diversi e di espressioni arrendevoli quali “sono pieno” o “non mangio dolci”. Se si verifica questo, una modesta quantità dello spumante in questione degustata da sola può essere una soluzione. Nel caso contrario, potreste pensare a dessert classici ma anche a delle rivisitazioni. I panettoni artigianali hanno dei gusti sempre più intriganti. Con lo spumante aromatizzati al vino passito o alla cannella sarebbero un buon modo di mostrare che non avete sottovalutato il momento dolce. Stessa cosa qualora decideste di guarnire il pandoro con una delicata crema Chantilly. Gli stacanovisti dei fornelli che vogliono a tutti costi dedicarsi anche alla pasticceria, potrebbero pensare a dei classici al cucchiaio come crumble di mele e frutta secca o panna cotta guarnita con frutti di bosco. Prezzo 10 euro.

Selezionato da Federico Latteri

1 – LEGGI QUI VALDOBBIADENE BRUT BOSCO DI GICA – ADAMI  

2 – LEGGI QUI PIETRAFUMANTE CAPRETTONE 2016 DI CASA SETARO 

3 – EXTRA BRUT RISERVA DEL FONDATORE DI ZAMUNER 

4 – LEGGI QUI LESSINI DURELLO PAS DOSE’ 2013 DI FONGARO

5 – LEGGI QUI FRANCIACORTA DOCG BRUT BLANC DE BLANCS DI CAVALLERI

6 – ASOLO PROSECCO CONFONDO DI BELE CASEL 

7 – TRENTO DOC PAS DOSE’ BLANC DE BLANCS RISERVA 2016 MARCHESI GUERRIERI GONZAGA

8 – LEGGI QUI ADA BLANC DE NOIR EXTRA BRUT 2014 DI PODERE FORTE

9 – ROSE’ BRUT DI MONSUPELLO

10 – ALTA LANGA LIMITED EDITION BRUT FONTANAFREDDA

11 – FRANCIACORTA SATEN BRUT LA MONTINA 

12 – CHAMPAGNE DI J. CHARPENTIER

13 – TRENTODOC EXTRA BRUT ABATE NERO

14 – FUNARO EXTRA BRUT MILLESIMATO VSQ

15 – 700 METODO CLASSICO DI CUSUMANO