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Cosa bevo

Fastaia, il rosso moderno della famiglia Melia

09 Aprile 2008
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    COSA BEVO

Fastaia, il rosso moderno

della famiglia Melia

fastaia.jpgPer produrre vini rossi in una zona da sempre conosciuta per i vini bianchi bisogna avere coraggio, idee chiare e grande passione; di queste doti la famiglia Melia, titolare dell’Azienda Agricola Ceuso a Calatafimi (Trapani) ha dimostrato di averne da vendere, ponendosi vendemmia dopo vendemmia ai vertici dell’enologia siciliana sia con il suo vino di punta, che dà il nome all’azienda, sia con i suoi non meno degni fratelli minori, lo Scurati e il Fastaia.
Oggi presento proprio quest’ultimo vino, un classico taglio bordolese (c’è perfino il petit verdot) con un ottimo rapporto qualità – prezzo, trovandosi in enoteca a circa 12 euro. Affinato in vasche di cemento e in bottiglia, ha un colore rosso rubino intenso con unghia brillante, e sprigiona un ventaglio di aromi che si susseguono con il trascorrere del tempo passando dai sentori di ribes, mirtillo e amarena a quelli di violetta e prugna e terminando con note speziate di pepe nero e grafite. Il sapore è equilibrato, con un’immediata vena acida che sorregge la buona trama tannica e dal finale persistente che richiama le note fruttate.
Un vino dalle caratteristiche moderne, che sa essere semplice o complesso a seconda dell’approccio, da abbinare a gulasch, polenta ai formaggi, coniglio alla cacciatora e primi piatti al ragù di carne.

Gaspare Mazzara