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Cosa bevo

I vini che mi emozionano/1: Ribolla 2007 di Josko Gravner

08 Settembre 2015
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Scrivo di getto queste righe dopo un assaggio di quelli da annotare con un casuale gruppo di compagni di bevuta. Nel calice c'è la Ribolla 2007 di Josko Gravner, il produttore di Oslavia, Gorizia, forse il primo in Italia a ricorrere alle anfore per affinare i suoi vini. 

Lo dico subito: l'assaggio è memorabile. Bevo e mi vengono in mente i luoghi di questa terra di mezzo sopra Gorizia. Annuso e riaffiorano odori e parole. Soprattutto quelle – pochissime e folgoranti – di Josko quando gli chiedo se lui in fondo si senta più italiano o più sloveno. “Mi sento cittadino d'Europa”. Il vino ha un colore spiazzante: otto anni non sono pochi e l'aranciato con riflessi ambrati è il suo biglietto da visita. Qualcuno lo chiamarebbe orange wine. Ma qui c'è qualcosa di sfuggente e non catalogabile. Al naso è molto complesso. C'è un rincorrersi di sensazioni: la resina di alberi alpini, e poi sottobosco, note di eucaliptus, anice, capperi. E ancora finissime note balsamiche.  La bevibilità tocca punte altissime. Nel senso che ne bevi tanti sorsi e non te ne accorgi.

Tra una certa tannicità, dovuta alle lunghissime macerazioni sulle bucce di questa ribolla, e l'acidità è un gioco di acrobazie disarmanti. Una corsa in cui si avvicendano prima una sensazione e poi l'altra. Il palato sembra che venga scavato dal sorso vinoso. Finissimo. Pieno. Intenso. Leggiadro. E soprattutto una coda di infinita freschezza dove risentite il bosco, cenni di mandorla, e sensazioni di talco. Grande piacevolezza. Uno sballo per chi ama il bere pensato, ragionato, non superficiale.


(Roberto Cusimano, Emanuele e Francesco Cottone, Angelo Cusimano e Gabriele Carbone. Dietro Giuseppe Cusimano e Martina Tinnirello)
 

Se dovessimo dare un punteggio che tanto piace al pubblico anglosassone diremmo 95, forse 96, centesimi. Conosco Josko Gravner (ne abbiamo parlato qui) sono stato un paio di volte nella sua casa-cantina di Oslavia e ho assaggiato parecchie cose. Ma questa Ribolla è tra i vini più riusciti che abbia mai bevuto. Ed il bello è che questo millesimo, il 2007, è solo all'inizio del suo percorso sensoriale e gustativo. Voglio pensare che il culmine arriverà tra un po' di tempo. Non è un vino per tutti. E non fate l'errore di berlo troppo freddo. I 14/16 gradi, secondo me, sono l'ideale. Cercatelo. In enoteca costa sui 55 euro. Un investimento.

F. C.