Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Cosa bevo

Il “cadetto” di Montefalcone

15 Novembre 2007
montefalco.jpg montefalco.jpg

    COSA BEVO

Il “cadetto” di Montefalcone

montefalco.jpgA cavallo tra le valli del Topino e del Clitunno il piccolo comune di Montefalco (Perugia) domina la zona del più importante vino rosso umbro, l’omonimo Sagrantino, ma è anche patria di un vino “cadetto”, il Rosso di Montefalco, che è stato capace di ritagliarsi un proprio spazio a dispetto del blasonato cugino quale prodotto di carattere a un costo contenuto. La Società Agricola Arnaldo Caprai, con sede nel citato comune, una tra le più note aziende del territorio e di tutta Italia, produce un pregevole vino di questa tipologia, reso ancor più interessante per la presenza di una percentuale di merlot, che ne accentua la piacevolezza al gusto.
Di un colore rosso rubino intenso e profondo, rivela al naso un ampio bouquet di prugna, viola, pepe nero e frutti di bosco, con aromi di liquirizia e vaniglia e con delicate note speziate; il sapore è pieno e morbido, con una fitta trama tannica ben sostenuta da una discreta acidità e con un finale di lunga persistenza che richiama il frutto e le spezie. Un vino ben fatto, di ottimo corpo, da abbinare alle caserecce con salsiccia e broccoli, al falsomagro alla siciliana o al castrato alla griglia. Costa circa 14 euro.

Gaspare Mazzara