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Cosa bevo

Le birra da bere in quarantena? Ve le consiglia il publican/1: Civico Maltato

10 Aprile 2020
Alessandro_Ebbanietti Alessandro_Ebbanietti

di Andrea Camaschella

La permanenza a casa, forzata, continua. Cibo e acqua non mancano, ma il supermercato vicino a casa, a essere gentili, non invoglia all’acquisto di una birra. Eppure una birra, artigianale e italiana, me la voglio godere, un piccolo lusso, un momento di piacere intimo.

In realtà mi manca il pub: io di solito bevo poco a casa e per lo più per lavoro. Adoro sedermi al bancone del pub, chiacchierare con il publican, il gestore, l’anima del locale, e confrontarmi con lui – sono un cliente un po’ faticoso, lo so – e lasciarmi consigliare. In realtà mi mancano proprio le chiacchiere da pub, in quell’atmosfera unica, come unico è ogni pub, dove si parla del più e del meno, di cose futili come dei massimi sistemi, mentre la birra resta in secondo piano. Ti distrae di tanto in tanto, al primo o secondo sorso, con sapori piacevoli, profumi intriganti e poi torna al suo posto. La birra è la bevanda sociale per eccellenza. Oggi la beviamo in famiglia o in improbabili quanto irrinunciabili aperitivi “online”, davanti alle telecamere di telefoni o computer. Non è la stessa cosa ma è quello che,al momento possiamo fare oltre a lavorare con l’immaginazione e pensare alle prospettive future. Quindi ho deciso di approfittare comunque dei publican e chiedere a loro che birre posso farmi mandare a casa. Il resto lo faranno la logistica, per la consegna, e l’immaginazione al momento di bere, ritrovandosi magicamente al loro bancone sin dal primo sorso. Quello che continuerà a mancarmi è qualcuno che mi serva la birra come deve essere servita: mi applico ma i risultati non sono gli stessi…

La mia prima vittima è Alessandro Ebbanietti, del Civico Maltato di Siracusa, che ho scoperto grazie a Gabriele Siracusa del birrificio Alveria. Il Civico è il pub di riferimento per chi è appassionato di birre artigianale ed è di Siracusa o dintorni, o ci si trova a passare. Locale intimo, di grande atmosfera, accogliente come solo la Sicilia sa esserlo, con una bella scelta di birre, siciliane e nazionali soprattutto, ma anche qualche chicca dal resto del mondo. L’attenzione non si ferma alla selezione delle birre, ma prosegue nella conservazione, nella manutenzione dell’impianto e ovviamente nel servizio. Anche sulla parte di cucina la qualità regna sovrana e si pone attenzione anche agli abbinamenti. E’ la regola italiana, che si distacca dal resto del mondo: se le birre sono scelte, conservate e servite con cura e attenzione, anche il cibo, qualsiasi sia la proposta, è di alto livello. Questione di gusto, di cultura personale, di terroir se vogliamo e Alessandro dimostra tutte queste qualità. Al suo bancone – davanti e talvolta dietro – sono passati tanti personaggi del gotha brassicolo, birrai e colleghi hanno animato le serate organizzate per diffondere cultura, per coinvolgere i clienti e per divertirsi. Come se non bastasse, il locale è a due passi dal mare e soprattutto in uno dei posti più belli del mondo, Ortigia, il cuore di Siracusa: il Civico è tappa obbligata per ritemprarsi tra tante bellezze.

Gli ho quindi chiesto – a bruciapelo, senza dargli quasi il tempo di pensare – le 5 birre siciliane che si berrebbe ora, con me, e che siano rintracciabili da tutti, via corriere con ordine dal birrificio. Mi elenca 5 birre che berrei davvero volentieri – buon publican non mente – e che conosco. Ecco il risultato:

Epica, Medusa
(Belgian Dubbel, 8,0% Vol. Alc.)
Si tratta di una Dubbel, birra che si rifà alle creazioni dei monasteri trappisti del Belgio, Westmalle su tutti. La Medusa centra in pieno i canoni stilistici: alcol ben nascosto dietro alla secchezza e pericolosa facilità nella bevuta. La mano di Carmelo, gentile e affinata, è evidente nel domare ed esaltare i malti caramellati e tostati e il lievito con le sue note fruttate e speziate.

Malarazza, Hoppercut
(American Ipa, 6,2% Vol. Alc.)
Andrea Camuso, il deus ex machina del birrificio Malarazza, dopo anni di vita a Roma, è tornato nelle sue terre dove produce senza remore birre di gran carattere, seguendo il suo gusto personale, la sua creatività e idee internazionali. Nella Hoppercut IPA i luppoli da aroma e da amaro sono i protagonisti assoluti.

Rock Brewery, The Rock
(American Ipa, 6,5% Vol. Alc.)
Ancora luppoli protagonisti in questa birra rock’n’roll, giovane e sbarazzina, come il birrificio, che si sta facendo conoscere – anche fuori dalla Sicilia – per mano del suo birraio e fondatore, Alessio Cafarella.

Yblon, Timpa
(Belgian Saison, 6,5% Vol. Alc.)
Se la Sicilia sta diventando “terra di Saison”, il meraviglioso stile belga, è grazie alla Timpa di Marco Gianino, perfetta esecuzione, con la giusta personalità, di questo stile storico qui in una versione moderna, contemporanea e personale pur mantenendo le caratteristiche salienti: la freschezza e la facilità nella bevuta.

Tarì, Bonajuto
(Stout con Fave di Cacao, 6,5% Vol. Alc.)
In quel di Modica le birre si fanno largo grazie alla tecnica e alla passione di Fabio e Luca, che sanno coinvolgere anche altre aziende locali, in collaborazioni ardite quanto efficaci. In questo caso hanno coinvolto la storica azienda Bonajuto (cioccolato di Modica) e usato fave ci cacao, partendo da uno stile anglosassone, per un risultato eccellente. 

E per andare, appena possibile, a berle nel “tempio” di Alessandro, Civico Maltato si trova a Siracusa, in via G. Battista Perasso, 9. Il numero di telefono è 0931 1965990, la mail info@civicomaltato.com