Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Cosa bevo

Quando il prosecco è morbido e versatile

14 Maggio 2009
merotto merotto

COSA BEVO

Quando il prosecco
è morbido e versatile

Non chiedetemi perché, ma appena il sole comincia a farsi sentire e i maglioni ritornano nei cassetti in attesa dell’autunno aumenta sensibilmente il mio consumo di Prosecco, vino che ho scoperto relativamente tardi ma che è in continua crescita nella mia considerazione.
Il Colbelo della Casa Vinicola Merotto di Col San Martino (Treviso), nel cuore della zona di produzione, appartiene alla tipologia extra dry, dal residuo zuccherino più elevato come da tradizione, che conferisce una maggiore morbidezza e, secondo me, una grande versatilità nell’abbinamento.
Versarlo nel bicchiere è uno spettacolo: spuma fine dalla grana sottile e perlage fitto e persistente, colore giallo paglierino dai leggeri riflessi verdognoli di grande limpidezza e intenso bouquet fruttato e floreale; aromi di mela, pera, banana, glicine e fiori di acacia intrecciati con leggere note di agrumi fanno da pendant ad un gusto fresco e sapido, leggermente amabile ed equilibrato dall’esuberante effervescenza, dove ritornano in deglutizione i ricordi di frutta matura.
Naturalmente è un ottimo aperitivo (meglio se accompagnato da verdure e funghi fritti in pastella) ma è ottimo anche con pesci delicati bolliti, con tutti i piatti a base di crostacei e frutti di mare e, interessante abbinamento, con le terrine di coniglio. Lo trovate in enoteca a circa 8,50 euro.

Gaspare Mazzara