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Cosa bevo

È tempo di bollicine, un vino al giorno/1. Valdobbiadene Brut Bosco di Gica – Adami

04 Dicembre 2020

di Clarissa Iraci

Ci troviamo in provincia di Treviso. Adami Bosco di Gica Brut Valdobbiadene Docg Prosecco Superiore nasce in un paesaggio collinare, singolare per la ripidità di alcuni versanti.

Il clima è temperato, con inverni non troppo rigidi ed estati calde, ma non siccitose. La glera viene coltivata su versanti prevalentemente esposti a Sud. Le notevoli escursioni termiche e le modeste precipitazioni sono dunque condizioni gentili per la produzione del vitigno. La famiglia Adami, novant’anni di esperienza in vigna, conosce bene il territorio: il prosecco in questione prende il nome da un antico bosco a Corbeltaldo – sezione di Vidor – in cui risiedevano i primi vigneti della famiglia. Questo prosecco rivela una notevole coerenza dei caratteri organolettici olfattivo-degustativi. Giallo paglierino carico, perlage che per finezza e costanza forma una spuma largamente presente e cremosa. Frutta estiva e fiori compongono il bouquet olfattivo, dritto: ad una prima valutazione si può già raccontare di un profilo aromatico ampio che invita al secondo sorso. In bocca il vino è fresco e deciso: sapido con una gradevole punta acidula e un accenno di nota iodata conferita dalla percentuale argillosa del terreno su cui giacciono le viti. La temperatura di servizio ideale è tra i 7 e gli 8 gradi. Indicato per pasteggiare, Bosco di Gica si sposa con antipasti, primi e secondi a base di pesce e crostacei. Il sorso fresco e armonico potrebbe reggere anche primi di terra – i produttori consigliano di degustarlo con spaghetti cacio e pepe – e un ventaglio quasi infinito di entrée, ma anche verdure grigliate, formaggi non troppo stagionati. Prezzo 11 euro.

Selezionato da Federico Latteri