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Cosa leggo

Cibo, questione di cultura

04 Dicembre 2008
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COSA LEGGO

Cibo, questione di cultura

Ci sono i racconti mitologici sull’origine del mondo (con Crono che divora i propri i figli in un raptus di appetito furibondo) e il pensiero filosofico di Feuerbach (“l’uomo è ciò che mangia”). C’è la storia, con le abbuffate alle corti europee nel 1700 e le carestie. E non mancano le favole, i cunti della tradizione popolare, la letteratura, tra poesie e citazioni curiose. E poi, naturalmente, ci sono le ricette. Che attraversano le epoche, raccontano le culture, diventano specchio della struttura di ogni società.
Eccoli alcuni degli ingredienti di “Labirinti di gusto. Dalla cucina degli dèi all’hamburger di McDonald” di Chiara Platania (edizioni Dedalo). Il libro, la cui prefazione porta la firma di Pietro Barcellona, è un viaggio attraverso le mutazioni della gastronomia e del rapporto dell’uomo con il cibo. L’autrice, che presso il Centro Fernand Braudel dell’Università di Catania studia il rapporto tra alimentazione e culture mediterranee, porta il lettore tra califfi e pensatori occidentali, lo conduce nel cuore dello spirito religioso e lo pone davanti allo stridente disequilibrio del mondo contemporaneo, stretto fra la fame e l’opulenza, fra il ritorno alla terra e “le pillole per le mucche”, fra la tradizione che scompare e la “McAlimentazione globale”.
Un viaggio, dicevamo, scandito da aneddoti e pillole di arte culinaria. Così diventa avventuroso e affascinante anche il “cammino” della melanzana. Dall’India al Mediterraneo. Dal curry delle salse arabe all’aceto della caponata.

Vicky Sorci