Un visitatore venuto da lontano ospite in un antico baglio nelle campagne dell’Isola e la fiaba di una terra-donna, Sicilia, abusata nei secoli da innumerevoli conquistatori, il tutto intrecciato con le esperienze e i racconti di cinquanta imprenditori del mondo del vino nostrano.
Si chiama “Sicilia. L’Isola e il Mediterraneo, storie di amori e vini” ed è l’ultima fatica di Andrea Zanfi, scrittore “supertoscano” di Grosseto come lui stesso si definisce, edito da Salvietti & Barabuffi Editori, che sarà presentato domani al Vinitaly (Sala Salieri alle ore 16).
Un vero e proprio atto di amore verso l’Isola e i suoi vini. Un racconto nel racconto, un intreccio narrativo che vede come protagonista l’isola più grande del Mediterraneo, intesa sia come terra fertile per l’uomo, che come donna forte e caparbia che cerca di resistere alle avance del suo innamorato Mediterraneo.
In mezzo a tutto questo, ogni sorso di vino assaporato dallo scrittore diventa il pretesto narrativo per raccontare le storie di quei produttori vinicoli dell’Isola che con impegno trasformano i suoi frutti in prodotti conosciuti in tutto il mondo. Fanno da cornice al romanzo i paesaggi e i volti immortalati negli scatti dei fotografi Alessio Cech e Valentina Calosci.
Non è la prima volta che Zanfi dedica il suo lavoro alla Sicilia. Sono ormai trascorsi dieci anni dalla pubblicazione del libro “Viaggio tra i grandi vini di Sicilia” con il quale l’autore è andato alla scoperta dei produttori artefici di quello che ha definito “il rinascimento del vino siciliano”. Dieci anni in cui l’evoluzione del comparto enologico siciliano è continuata: il ricco patrimonio di vitigni autoctoni come Grillo, Cataratto, Inzolia, Moscato d’Alessandria, Malvasia, Nero d’Avola, Frappato è stato rivalutato a dimostrazione che la Sicilia è una straordinaria terra da vino.
C.d.G.