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La storia della famiglia Barbera in un libro. Oscar Farinetti scrive la prefazione

17 Giugno 2015
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di Rosa Russo

Pubblichiamo in anteprima l’introduzione del libro “Olio Nostrum” di Manfredi Barbera, scritto con Carlo Ottaviano e parte dell'introduzione scritta appositamente da Oscar Farinetti.

La presentazione del libro avverrà a Palermo venerdì 19 giugno alle ore 18 presso lo Splendid Hotel La Torre (Mondello). Oltre all’autore e a Carlo Ottaviano, sarà presente Giovanni Pepi, condirettore responsabile del Giornale di Sicilia che modererà l’incontro.
Olio Nostrum (prefazione di Oscar Farinetti) è il racconto di un grande amore, di una malattia che non fa male alla salute, ma che crea dipendenza. Un viaggio emozionale nell’universo dell’oro verde che Manfredi ha deciso di racchiudere nelle pagine di un libro, perché all’olivo è affidata la memoria della famiglia Barbera. Il più antico brand italiano nell’olio d’oliva di qualità.
E in quest’incontro felicissimo, avvenuto ormai 120 anni fa, l’olio è diventato cose diversissime: passione e attività economica, paesaggio e simbolo tra i profumi delle cultivar siciliane, continuità del presente tra produzioni locali e mercato globale. Ogni capitolo del libro è introdotto da una poesia scritta dal padre di Manfredi, Renzino Barbera. Alla presentazione le poesie saranno lette dall'attrice Stefania Blandeburgo.
Ecco di seguito l’introduzione a firma dell’autore.

 
“Oberato da mille impegni ho deciso di dedicarmi anche a questo libro. Per raccontare i 120 anni della Barbera e confessare di essere vittima della «malattia dell’olio». Che non fa male, anzi ti permette di essere al meglio dal punto di vista salutistico e di esaltare con il piacere edonistico il bisogno fisilologico di nutrirsi. C’è però un effetto collaterale: provoca dipendenza, e se questa passione coincide con la propria attività professionale bisogna dimenticare di potersi arricchire. Conosco imprenditori oleari ricchissimi… evidentemente immuni dal virus. Chi come me (e ne conosco tantissimi) è invece «irrecuperabile» sa benissimo che non potrà mai avere un panfilo. Noi amiamo l’olio, il suo profumo, le sue atmosfere e non importa se vinciamo o perdiamo: siamo sempre pronti a ripartire verso un nuovo raccolto. Si arriva al punto (e non sto scherzando) di produrre qualcosa di così strepitoso da farsi cogliere dalla depressione quando la cisterna inesorabilmente va svuotandosi (probabilmente perché i nostri consumatori ne condividono l’eccellenza). Una situazione di assoluta follia in cui il desiderio di conservare un olio tutto per sé contrasta con le necessità di bilancio di una sana azienda che deve condividere il prodotto con altri e dunque venderlo… È quasi un problema di gelosia ossessiva e noi Siciliani siamo esperti in materia! A oggi non si conoscono cure. Un amico – Carlo Ottaviano – un giorno mi suggerì di fare outing e forse questo mi avrebbe guarito. Carlo mi ha accompagnato nella terapia. Com’è finita? Leggete il libro e lo scoprirete. Buona lettura a tutti. Manfredi Barbera”.

“ (…) La stragrande parte delle Regioni italiane hanno ulivi da secoli infiniti e producono oli dai sapori più diversi. Talmente buoni e pronunciati che è difficile esprimere una preferenza. All’interno della biodiversità italiana c’è la Sicilia che a volte appare come un continente a sé per la stratosferica diversità che esprime. In Sicilia ogni valle ha un sapore: non ti stanchi mai di scoprirla. In Sicilia è nato e lavora Manfredi Barbera. Sono stato a casa sua, ho pranzato, mi ha sempre parlato di olio. Lui ha dedicato la vita all’olio e lo ha fatto da siciliano colto e profondo qual è, incominciando dallaterra e dalle persone. La bellezza nel cibo nasce dalla terra, che è composta dal suolo ma anche dai venti e dal sole. Tuttavia la terra non può esprimersi senza l’uomo che la coltivi, rispettandola, amandola. Di questo mi ha parlato Manfredi e sono rimasto incantato per ore ad ascoltarlo. Ho imparato molto. Ma dopo sono passato al suo olio, o meglio ai suoi olii, e vi ho sentito i profumi e i sapori della sua narrazione, delle cultivar siciliane, di quei suoli così fortunati, del sole della Magna Grecia, dei venti mediterranei, dei contadini che lui ha scoperto, che ama, che protegge. Oscar Farinetti”.

Titolo: Olio Nostrum
pag.: 160 
editore: Agra