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Dove mangio

Al Foro dei Baroni tutte le emozioni del Sannio e dell’Irpinia

28 Maggio 2012


Mezze candele con genovese di lepre salsa di scamorza e porro croccante 

di Armando Garofano 

Il Foro dei Baroni non è solo un ristorante, è una galleria d’arte, una serata all’opera, un appuntamento galante, una scorribanda del Pocho in mezzo all’area avversaria: ossia un potente acceleratore di emozioni.

Vincenzo Esposito è al timone della sala.

Maitre de salle e sommelier, Vincenzo incarna passione e rigore. Detta i ritmi con precisione prussiana, competenza e savoir-faire, unendo una cortesia attenta e premurosa con la clientela e il pugno di ferro coi collaboratori in sala. Il risultato è semplicemente impeccabile: sempre giusta la successione dei piatti (non si aspetta mai troppo, né tropo poco) sempre perfetta la temperatura dei vini, la freschezza dei pani, la sostituzione tempestiva di una posata caduta. Un capolavoro.

Vincenzo cura anche la carta dei vini, e conduce (seduce?) con perizia il cliente verso gli abbinamenti più riusciti.

La selezione è di ispirazione naturale e legatissima al territorio sannita e irpino, con puntate nel Cilento e nel casertano – spiccano Picariello, Cantina Giardino, i Pentri – con ricarichi da ente benefico che raramente superano il 100%.
 


Vincenzo Esposito, Raffaele D’Addio e Cristian Castagna

Questi tesori sono nascosti nella cantine del castello adiacente al ristorante: un luogo freddo e buio in grado di fare la gioia dei ragni più scontrosi e degli enofili più esigenti. I vini riposano a temperatura costante in estate ed in inverno: perfette condizioni di conservazione e altrettanto impeccabili temperature di servizio. In poche parole non vi capiterà mai una bottiglia che ha “sofferto”. Raffaele D’Addio piccolo grande genio, imperversa in cucina, dove sa elaborare piatti buonissimi ma anche bellissimi: belli da vedere, da gustare, da ricordare. Scuola da Antonello Colonna a Roma poi “propheta in patria”: nel senso che proprio nel minuscolo borgo natio – a Puglianello, nel Sannio beneventano – ha deciso di lanciare sua sfida: selezionare una clientela attenta, in grado di crescere assieme a lui, che avesse il coraggio di abbandonare il malinconico duo “spaghetti a vongole”/“grigliata mista” per seguirlo nel suo percorso di ascesi edonistica. Insomma in poco tempo Raffele e Vincenzo sono riusciti conquistarsi una clientela numerosa e fedele: capace di apprezzare le spettacolari emozioni che offrono con sofisticata semplicità. La chiave del successo è l’umiltà con cui Raffaele si è avvicina al suo pubblico, proponendo alta cucina a prezzi bassi. Il risultato è un ristorante sempre e pieno che non conosce crisi.

Abbiamo degustato per voi (che sacrificio):

antipasto
Elogio alla nostra terra:
Punte di asparagi, ricotta di bufala, carciofi croccanti, ed insalata di barbabietole (6€).
Piatto fresco e sapido, che bilancia bene le note vegetali con la cremosità salata della ricotta.

primi
Mezza candela con genovese di lepre salsa di scamorza e porro croccante (6,90€).
Una rivisitazione della classica genovese napoletana (ossimoro?). Piatto intenso e succulento. Nostalgico e moderno al contempo.


Codino d’acqua e farina con gamberi di fiume

Codino d’acqua e farina con gamberi di fiume e pane tostato alle olive (6,90€).
Il Sannio è relativamente lontano dal mare e quindi Raffaele ha puntato sui gamberi di fiume per insaporire questa pasta tradizionale fatta a mano solo con acqua e farina. Un piatto dal gusto delicato ma d’incredibile persistenza. Vi rimarrà impresso a lungo sulle papille.
 
secondo
A carne cu” i paparul
Pancetta di maiale con peperoni all’agro e patate croccanti. (10€).
La pancetta cotta per 16 ore a 65 gradi, sprigiona profumi di spezie orientali e si scoglie col giusto ritmo di bocca. Perfetto l’equilibrio con i peperoni in agrodolce. Un piatto superlativo.

Il Foro dei Baroni
Piazza Chiesa, 6 Tel. 0824.946033
Puglianello (Bn)
info@ilforodei baroni.it
www.ilforodeibaroni.com