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L’Alto Adige “gourmet” che incanta i golosi. Andreas Schwinbacher adesso punta la Stella

24 Marzo 2021
Hotel_la_maiena Hotel_la_maiena

di Marco Sciarrini

Non è un caso che l’Alto Adige riceva sempre riconoscimenti quando si parla di accoglienza.

Infatti le sue strutture ricettive riescono a racchiudere nel loro interno tutto quello che gli ospiti desiderano, confort, servizi adeguati, e ottima cucina. Poi quando a questi si unisce anche un ottima cantina rifornitissima allora diventa un percorso romantico. Ed è questo il caso di La Maiena Meran Resort, della famiglia Waldner-Dorfer, proprio a ridosso alle colline sopra Merano (BZ), nel paesino di Marlengo. Ed anche in questo periodo di restrizioni, la sicurezza, pulizia e igiene sono stati garantiti quotidianamente applicando tutte le misure per la protezione e sicurezza degli ospiti. La struttura fa parte del gruppo Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol, leader di settore, con 29 alberghi di lusso che si trovano nei luoghi più belli di tutto il territorio altoatesino. Situato a 30 chilometri a nord di Bolzano e circondato dalle montagne, l’hotel golf e benessere La Maiena Resort offre numerosi servizi per il relax, dove oltre a servizi esclusivi nelle camere, come cabina a calore infrarossi, è anche provvisto di due piscine una indoor panoramica lunga 15 metri (33° c) con collegamento diretto all’altra piscina outdoor infinity panoramica lunga 26 metri (32° c), un centro fitness e una sauna, al golf.

(L’hotel)

La struttura è in un’area verdissima circondata da alberi di mele e filari vitati, ed il proprio simbolo non poteva essere altro che il fiore del melo, ed intorno a questo panorama si diramano emozionanti sentieri per escursioni a piedi e in bicicletta. Cosa di non poco conto e molto apprezzato dai clienti per il Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol la natura riveste un ruolo chiave della propria filosofia, la sostenibilità e la responsabilità sociale, con una promozione attiva di una responsabilità ambientale, incentivando comportamenti sostenibili e attenti alla natura e al rispetto delle risorse naturali, ponendo attenzione al consumo energetico e idrico (come l’utilizzo dell’acqua pura di montagna), prediligendo beni ecosostenibili, utilizzando metodi di pulizia rispettosi dell’ambiente e prodotti cosmetici ecologici di altissima qualità. Franz Waldner nel 1964 ebbe l’intuizione di investire in questo territorio a Marlengo per edificarvi un ristorante destinato al figlio Hans. La struttura era destinata oltre che al ristorante anche ad una discoteca con annesso bowling. Da allora nel 1977 si pensa di allargare la struttura con le prime 24 stanze, che verranno ampliate nel 2007 quando la struttura viene ristrutturata, lasciando le altre attività iniziali. Proprio contemporaneamente alla nascita di questa nuova struttura viene alla luce l’associazione di albergatori “Belvita Leading Wellnesshotels Südtirol”, un’organizzazione destinata alla promozione di resort di alto alto profilo, che vede i Waldner tra i soci fondatori, tutti gli hotel del gruppo sono 5 stelle o 4 stelle S a conduzione familiare e devono rispettare un rigido disciplinare per mantenere elevatissimi standard di qualità, verificato periodicamente anche con mystery check. In un contesto come quello sopra descritto si intreccia anche l’aspetto gourmet dell’Hotel, per la famiglia Waldner la cucina è molto importante a La Maiena, il ristorante Gourmet la Fleur aperto anche ai non residenti, è divenuto un punto di riferimento culinario del Meranese.

(La piscina)

Tutto questo ha fatto sì che all’Hotel gli fosse riconosciuta la denominazione d’eccellenza di “Belvita Gourmet Cuisine”, che solo pochi hotel in Alto Adige possono vantare. A capo della brigata di cucina troviamo lo chef “Tre cappelli”, della famosa guida Gault Millau, Andreas Schwinbacher, giovane ma nonostante questo già di grande esperienza, con ristoranti stellati ed internazionali, infatti dichiara; “il mio obiettivo è ben delineato, voglio cucinare con una stella Michelin”. Per lui importante è la scelta di ingredienti freschi ed erbe locali, sapientemente lavorati secondo ricette dalle influenze alpine e mediterranee. Oltre all’aspetto culinario il ristorante dell’hotel ha anche come fiore all’occhiello la nuova “torre del vino” una struttura climatizzata in legno, al centro della sala, con selezioni dalle più rappresentative realtà altoatesine e non solo, che il bravo sommelier di sala Richard consiglia agli ospiti. A corredo di tutto questo il panorama che si gode dalle sale, salette e terrazze panoramiche che affacciano sulla conca di Merano. Attenzioni particolari dal punto di vista alimentare si possono già percepire sin dalla prima colazione con prodotti freschissimi della tradizione altoatesina ed anche all’invitante bistrot Fiorello che per il pranzo “panoramico” offre proposte à la carte. La proprietà, per gli amanti della montagna, mette a disposizione la propria baita “Flatscherhof “dove gli ospiti, nel mezzo della natura, possono apprezzare davanti ad una birra locale o ad un calice di buon vino, una classica merenda altoatesina con salumi e formaggi tradizionali.

(La Torre del vino)

Durante la nostra visita abbiamo potuto degustare un percorso gourmet, un’esperienza sensoriale, concepito in sette portate, ciascuna con un vino altoatesino abbinato, una cena che ha avuto le seguenti portate: Astice con Yuzu, cavolfiore e bisque; Mais della Valpusteria, un mais sbagliato con mora; Invidia belga con spugnole, fonduta di formaggio di malga e aglio fermentato; Glacier 51° con cavolo, rapa, aromi di mela, e tartufo autunnale; un intermezzo di sorbetto con base fragola; Cervo locale della Val d’Ultimo con zucca mirtilli rossi e pera; Germogli di abete con nocciola e topinambur (chiamato anche rapa tedesca, carciofo di Gerusalemme); Petits fours con arachidi, praline e omino Lego.

La Maiena Meran Resort
Via Tramontana, 15 – Marlengo (BZ)
T. 0473 447000
Carte di credito: tutte
Parcheggio: sì

Alcuni piatti degustati


(Astice)


(Cervo)


(Mais)


(Petit Fours)