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Alcuni buoni motivi golosi per andare a La Bottega Siciliana di Sabine (e Nino)

13 Ottobre 2014
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Dalla Sicilia a Mosca, da Mosca in Sicilia. Pronti a scommettere ancora una volta, nella propria casa, a Villafrati, in provincia di Palermo, ma con una nuova veste. 

Ecco la scommessa di Nino Graziano, chef bistellato volato a Mosca e soprattutto della moglie Sabine Bour. È stata proprio lei a convincere il marito in questa nuova impresa. “Per noi la sfida è riuscire a far comprendere la continuità dell’alta ristorazione nella diversità di questo nuovo format, La Bottega Siciliana, che è nato a Mosca come atto d’amore verso la terra di origine”: queste le parole di Sabine. Lei, di origini francesi, in un ristorante c’è nata e cresciuta. Ha sposato uno chef di grande successo e adesso è giunto il suo momento. La Bottega Siciliana a Villafrati è l’abito su misura.

“In fondo, da questa casa è come se non me ne fossi mai andata via. Non c’è mai stato un vero distacco. Il mio desiderio adesso è sfidare il momento di crisi, riuscendo a conquistare l’affetto dei clienti con una qualità nuova, più alla portata di tutti, ma sempre d’eccellenza e centrata sulla tradizione”.

Gli ingredienti di sempre, in effetti, ci sono tutti, nella struttura in cui negli anni Novanta regnava lo storico ristorante bistellato Michelin di Nino Graziano, Il Mulinazzo: qualità, cura dei dettagli, professionalità. Ma stavolta è de La Bottega Siciliana che si parla. Come a Mosca, il ristorante-trattoria mantiene intatte le sue peculiarità: dalle vecchie foto di famiglia ai piatti di ceramica di Santo Stefano di Camastra incorniciate e appese alla pareti, dal tepore del legno intervallato dai colori dominanti, blu e rosso, alla fantasia dei piatti pitturati a mano in bella vista sui tavoli. La Bottega Siciliana si può definire una trattoria chic, gestita da Sabine Bour, Mariella Graziano e Pieramaria Sorrentino, donne della famiglia. Il tocco e l’eleganza femminile d’altra parte si avvertono immediatamente. Resta indiscussa la regia dello chef, che da Mosca detta le dritte a quella che rimane la sua cucina, affidata ad un giovane, Lillo Torregrossa: un ventiseienne timido davanti l’obiettivo, ma sicuro di sé ai fornelli. E ne dà la prova uscendo tre piatti esteticamente perfetti e ottimi al palato, in cui si trovano le radici della tradizione gastronomica siciliana, raggiunti attraverso un equilibrio armonico che non ha bisogno di ulteriori spiegazioni.

Proviamo il tomino caldo su insalatina mista e noci, come antipasto, il macco di fave con ricotta e crostini di pane, come primo, e per chiudere la panna fresca cotta su coulis di frutti di bosco. La genuina essenza della qualità siciliana è tutta lì, in quei piatti semplici, in quella Bottega. 

Sabine mi accoglie con entusiasmo. Come già detto, è stata lei l’artefice di questo rientro in patria. “Ho voluto fermamente tornare. I clienti di sempre ci attendevano e dal momento dell’apertura, a fine agosto, ad oggi, hanno dimostrato il loro affetto”. La Bottega Siciliana è aperta tutti i giorni a pranzo e a cena, escluso il lunedì. Ed è anche pizzeria. Le pizze sono l’esito di  un’esperienza consolidata  tra farine e lunghe lievitazioni. E nei week end, pare non si aspetti altro che gustarle. “La gente esce per la pizza, ma cerca qualità”, dice Sabine. La carta dei vini è ampia così come quella delle birre. Le offerte sono ragionate e c’è la possibilità, molto apprezzata, di bere il vino al calice.

Lascio Villafrati e saluto Sabine non prima di farmi raccontare del primo grande evento di presentazione che si svolgerà nelle cene del 22 e 23 Ottobre. Si attende il rientro di Nino Graziano, che presenterà ufficialmente la nuova Bottega Siciliana in patria. Tornerà alla sua cucina, nelle colline di quel paese che resta la casa di sempre con un menù ad hoc dal titolo “Il Mulinazzo…come eravano”. Proporrà in menù cappuccino di funghi e calamaretti con scorzette d’arancia, minestra di aragoste con spaghetti spezzati, timballo di tagliolini con filetti di triglie e finocchetti di montagna, involtino di mupa su caponata croccante, fragole e fragoline di bosco con gelato al basilico e olio d’oliva vanigliato. La cena sarà accompagnata dai vini offerti delle cantine siciliane Firriato e Planeta. Da qui, il costo contenuto di appena cinquanta euro, prova dell’attenzione al prezzo. E per concludere ci saranno anche i dolci offerti dalla pasticceria La Delizia di Pino Lo Faso.

I posti a sedere all’interno de La Bottega Siciliana sono circa 100. “Già le prenotazioni arrivate sono tante – dice Sabine -. Tornano gli amici di sempre, i clienti nostalgici che lasciano commenti affettuosi sulla nostra pagina Facebook e non possiamo che esserne felici”. Il primo passo è questo. Seguiranno altre cose. Ma al momento la principale sfida resta una soltanto. “Siamo la continuità nella diversità, siamo La Bottega Siciliana a casa nostra, siamo in un tempo, il 2014, che ci chiede innovazione nel giusto equilibrio tra qualità, imprescindibile per noi, e prezzo”. Un in bocca al lupo dunque a Sabine.

Francesca Landolina

La Bottega Siciliana
Ristorante Pizzeria
SS 121 PA- AG Km 237,500
90030 Villafrati (PA)
Tel. 091 8724642