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Lo chef che sa raccontare tanti territori: D’Ingeo parte da Corato e “vola” nel mondo

20 Agosto 2019
Leonardo_DIngeo Leonardo_DIngeo

La nostra sosta golosa al nuovo concept di Storyeller, il locale aperto da poco a Corato in provincia di Bari


(Leonardo D'Ingeo)

di Michele Pizzillo, Corato (Bari)

Fino a qualche anno fa era una sorta di gastropub creato da Giuseppe Lops, senza dubbio un bartender molto apprezzato a Corato, grosso centro dell’entroterra barese, quasi una specie di spartiacque tra il mare e la Murgia, l’altopiano ritenuto la spina dorsale di gran parte della Puglia e, adesso, in parte tutelato come Parco nazionale. 

Nonostante le soddisfazioni che gli assicurava il ristopub, Lops maturava l’idea di trasformarlo in ristorante ricercato da mettere a disposizione di palati raffinati o comunque disposti a provare piatti innovativi. L’opportunità arriva con la disponibilità di un giovane chef locale, Leonardo D’Igeo, che dopo numerose esperienze tra Bari (Le Giare di Antonio Bufi) e Parigi, addirittura con il bistellato Joël Robuchon, era interessato a tornare a casa. Come dice il proverbio? Detto, fatto. Nasce Storyteller, con una proposta gastronomica di ricerca sulla materia prima, ma con particolare attenzione per quella locale, giustamente contaminata con prodotti presi in prestito un po' in giro per il mondo ed uniti all'utilizzo di tecniche come le fermentazioni per esaltare acidità, affumicature, disidratazioni “capaci di conferire sapori più decisi, puliti e d'impatto ai piatti”, dice il bravo D’Ingeo.


(Sgombro, erbe murgiane e fragole fermentate)

E, così, sulla tavola di Storyteller, è come se ci fossero i racconti del territorio e il lavoro di ricerca per amalgamare la ricchezza locale con quella straniera. E, già dagli antipasti – si ha modo di apprezzare questa rivoluzione -, di verdure selvatiche come la salicornia, accanto a carpaccio di Bardotto o tranci di sgombro su gazpacho di carote. Anche per i primi piatti la materia prima locale si alterna alla “forestiera” e, quindi, la pasta del pugliese Benedetto Cavalieri e il riso Acquerello mentre il Carnaroli Meracinque è mantecato al parmigiano, burro di nocciola, salsa di bottarga di sgombro e limone al forno.


(Carnaroli Marecinque)

Carni e pesci, D’Ingeo li accompagna con materie prime vegetali salse fermentate, ottenute grazie alla tecnica chimica che usa per portare all’estremo i sapori acidi o la carne di cavallo con cozze e asfodelo della Murgia oppure la pecora con riduzione di karkadé, scalogno confit e rafano mentre lo sgombro è presentato con erbe murgiane (una ricchezza del territorio), creme fraiche, fragola fermentata nonché la seppia con paté di fegato di vitello e agretti fermentati.


(Cavallo con cozze e asfodelo)

Un caso quasi a sé e quello del maiale, con i succulenti tagli come il capocollo arricchiti da salse o verdure fresche e acide. Il dessert, quasi sempre in coppa, raccoglie gli aromi del territorio, accompagnandoli con zuppe cremose a base di latte ed estratti, come quello al karkadè e rabarbaro. Piccola chicca: D’Ingeo ama stupire con foglie, essenze e drink nel momento del pre-dessert. Tutto questo, per pulire la bocca. La cantina di Storyteller può contare su un centinaio di referenze, per lo più il meglio della viticoltura pugliese, nonché qualche escursione in terra francese. È possibile cenare alla carta o seguire un percorso degustazione (costo a 35 euro, 45 compreso i vini).

Storyteller
Piazza Di Vagno, 18 – Corato (Ba)
T. 339.4138056
Chiuso: lunedì
Ferie: variabili in inverno
Carte di credito: tutte
Parcheggio: no