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Dove mangio

Marpessa, il bistrò siculo-milanese tra moda e mitologia

06 Agosto 2012
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L’abbiamo scoperto quasi per caso, a piedi, passeggiando per le strade barocche di Noto.

Sbirciando in Vico Carrozzieri di fonte al cortile del collegio dei Gesuiti, Luogo del Festival Internazionale della Musica,

(www.notomusicafestival.com), il 1° Agosto abbiamo mancato per un soffio l’inaugurazione – oggi si dice opening – di “Marpessa”, un ristorante-bistrò dalle linee moderne e dal fascino ibrido milanese-siculo.

Marpessa, il nome non è per nulla banale, è un evidente riferimento al mondo della moda, più precisamente a Marpessa Hennink, modella di origine olandese e top model tra la metà degli anni ‘80 gli anni ‘90. E con Noto che c’entra? Non lo sappiamo con certezza, però con la Sicilia sicuramente sì. Nata ad Amsterdam da genitori olandesi, con origini surinamesi da parte paterna, Marpessa ha dei lineamenti scuri. Snella e formosa, ha un taglio tipico per il Sud. Queste sue caratteristiche faranno la fortuna di due stilisti ancora sconosciuti nel 1987, e con tanta voglia di emergere: i signori Dolce e Gabbana. Così, ingaggiata la modella, un fotografo siciliano-bagherese peraltro non di settore come Ferdinando Scianna, oggi uno dei più noti fotografi italiani, e raccattata una vettura prestata dal cugino di Domenico Dolce, i due girarono mezza Sicilia alla ricerca dello scatto perfetto. Unica raccomandazione: “metti il tuo feeling al nostro stile, in una tipica ambientazione siciliana”. La spedizione iniziò sottotono, ma via via che passavano i giorni Scianna, tra bravura e fortuna, riuscì ad infilare una serie di scatti memorabili che oggi sono immagine di una Sicilia decedente e sensuale. Soprattutto una di un ragazzino che fotografa la modella a Caltagirone, come se fosse lui il fotografo.

Queste foto consacrarono al successo Domenico Dolce e Stefano Gabbana. A distanza di circa 25 anni la Hennink è una celebrità nel settore della moda, come lei stessa si descrive fashion-model, musa ed anche decoratrice purveyor, entrepreneur, bricoleuse, e soprattutto mamma. Donna, Diva e Dea. Dea perché Marpessa, è una figura della mitologia greca, figlia del dio del fiume Eveno, e rapita dall’eroe Idas per toglierla ad Apollo che con lui poi si scontrò. Ma questa è un’altra storia.

Dicevamo, il locale di Noto “Marpessa, Pane e Vino”, forte di questo background mitologico e modaiolo, ha un look contemporaneo-minimale con grandi foto della modella, cactus, limone e tanto altro che fa Sicilia. Se non fosse per i cactus e per i limoni si potrebbe immaginare di trovarsi su viale Premuda a Milano. Nel menu si scorgono: lasagnette di pasta all’uovo con zucca estiva, tenerumi di zucca, pomodori confit e zucca salata; spaghettoni primo grano d’Abruzzo con datterino, basilico e aglio in camicia; crema di pomodori con stracciatella di mozzarella, basilico, olio e crostini di pane; risotto Carnaroli alle erbette e mantecato con provola ragusana, servita con tartare di gamberi crudi; insalatone varie; verdure crude e cotte; e qualche bel dolce, tra cui la crostatina di pera coscia e cialda di zucchero croccante.

La confusione, ma è l’inaugurazione, regna sovrana e dunque non possiamo far altro che rinviare ogni considerazione al futuro ed anzi chiedere ai lettori di Cronache di Gusto assistenza nel recensire il nuovo locale. 

Marpessa
Vico Carrozzieri, 
96017 Noto
Tel. 0931 835225

Francesco Pensovecchio e Marina Violetta Carrera