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Settanta anni di storia: la trattoria Rapisardi conquista tutti per cibo genuino e prezzo record

13 Marzo 2019
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(Andrea Rapisardi e Margherita Savoca)

di Enzo Raneri, Francavilla di Sicilia (Me)

Nel 2017 ha compiuto settanta anni di continua attività: fin dal 1947 Filippa Mazzeo in Rapisardi avviò un servizio, fino ad allora offerto dalle stazioni di posta, per i numerosi viandanti e carrettieri, che garantivano i trasporti dalle principali città dei materiali necessari alla ricostruzione.

Si tratta di un posto in cui andavo da bambino, da segretario giovane di un partito politico, da assessore comunale, da trombato alle successive elezioni: abbiamo mangiato sempre le stesse cose, come se fossimo a casa. Ed è un posto che trovi in questo piccolo comune sulla suggestiva via dell’Alcantara che da Taormina e da Giardini Naxos porta sull’Etna e a Randazzo che cammina fianco a fianco alla linea ferroviaria troppo frettolosamente soppressa quasi 40 anni fa. La sorpresa di questo locale sta nel fatto che, con la crescita del giovane Andrea, è cresciuta la qualità di quel mangiare “semplice e popolare” e con quello stile informale e diretto che propugna il Vademecum della guida Osterie d'Italia in cui il ristorante è stato inserito nel 2017. La semplicità degli intenti originari si trasfonde ancora oggi nella modalità dell’accoglienza di Andrea Rapisardi, il nipote della compianta Filippa, ed alle opere culinarie di Salvatore Rapisardi e della moglie Grazia, i genitori di Andrea. Il locale è frequentato tutti i giorni da passanti, impiegati in pausa pranzo, turisti (siamo a tre chilometri dalle Gole dell’Alcantara) e gente che conosce il tipo di cucina preparata e “realmente” economica (media di costo 12 euro, perchè non tutti mangiano tutto) e il doppio turno di servizio è una costante. Nessuno degli altri ristorantini della zona è apprezzato come questo ed è possibile chiedere qualche ulteriore miglioramento della qualità delle conserve sott’olio.

Si inizia con l’ottimo pane di frumento cotto nel forno a legna.

   

L’essenziale menù prevede un solo antipasto: il rustico della casa (3,50 €), con olive in salamoia e sott’oli della casa e di altri produttori locali e con salame della macelleria locale, con formaggio del caseificio vicino.

Fra i primi, abbiamo scelto i classici ma imperdonabili spaghetti aglio, olio e peperoncino

e gli ottimi Maccheroni della casa al pomodoro o al ragù, mentre sono possibili altre scelte in base alla stagione.

Fra i secondi piatti, abbiamo scelto un arrosto misto di polpetta e di costata di maiale (7,50 €)

e una porzione dei favolosi involtini di carne (6,00 €) tutto rigorosamente cotto alla brace di carbonella.

Con un contorno di insalata di pomodoro, pur essendo possibile una insalata verde o patatine fritte (1,50 €).

Abbiamo pure avuto la possibilità di provare l’agnello al sugo: un’ottima soluzione ormai difficilmente utilizzata al giorno d’oggi. Occasionalmente si trova il coniglio al forno (5,50 €). Il famoso pesce stocco (stoccafisso) a ghiotta (6,50 €), per il quale giungono qui clienti da Catania e Messina, viene servito tutti i venerdì e tutti i giorni su ordinazione. Non ci sono dolci: il cliente viene indirizzato verso pasticcerie vicine.

Ma quel giorno abbiamo trovato occasionalmente una torta domestica preparata dalla zia. Il vino rosso è solo della casa in caraffe da mezzo litro (1,50 €) ed è possibile farsi servire un limoncello della casa (1,20 €). Abbiamo pagato 16 € a testa, compreso il coperto (1 €) ed escluse le bevande. In una sola parola: straordinario.

Rapisardi dal 1947
via Roma, 63 – Francavilla di Sicilia (Me)
T. 0942 981341
Chiuso: mai
Ferie: variabili, ma in inverno
Carte di credito: tutte, tranne Amex
Parcheggio: no