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Dove mangio

Un po’ fattoria, un po’ bistrot e un po’ bar Che sorpresa Io.Bio nella Palermo fuorimano

20 Marzo 2019
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(Colazione da Io.Bio)

C’è una Palermo diversa, fuori dalle rotte comuni, dal quadrilatero borghese, dagli itinerari turistici. È la Palermo dei giardini. Una volta era immensa e circondava la città. Ora è ridotta a qualche scampolo di terra, quello che si è salvato da una crescita urbanistica senza ordine e senza scrupoli. 

In uno di questi scampoli c’è un luogo che ci ha attratto. Un posto dove mangiare e respirare un’aria moderna. Ha aperto pochissimo tempo fa, si chiama Io.Bio. E si trova in via Gaetano La Loggia, una parallela di corso Calatafimi e a poca distanza dal trafficato viale Regione Siciliana. Non propriamente il centro di Palermo. L’impostazione è da nord Europa e quindi molto innovativa per le latitudini siciliane. Un locale essenziale, pochi tavoli,  molto uso del legno. E soprattutto uno spazio esterno con tavoli all’aria aperta ed adiacente un piccolo cortile, come quelli di una volta con il recinto per piccoli animali domestici, qualche albero e un po’ di ortaggi. È uno spazio per godere delle belle giornate (che a Palermo non scarseggiano) e per attrarre tanti bambini. Divertente e accogliente. Il patron e lo chef di questo bistrot (ma è anche altro) è Marco Piraino. Una laurea in economia in tasca, un cursus honorum al fianco di chef famosi e talentuosi tra Palermo e Pantelleria, un’esperienza significativa in Oman, poi la decisione di scommettere sulle proprie capacità, sia quelle di chef, sia quelle di imprenditore che crede in una formula diversa. E quindi la fattoria urbana come Io.Bio dove il biologico, manco a dirlo, è un filo conduttore.


(Uno scorcio del locale)

Si può cominciare la mattina. Mangiando ottimi croissant. Noi abbiamo scelto una tappa a pranzo. Tutto informale ed accogliente. Il pane nel cestino di legno, le arancinette agli agrumi e il crostino di pane nero con uovo di quaglia per cominciare. Il menu è ben articolato con proposte stuzzicanti. Ci è piaciuta la vellutata di ceci con baccalà e verdure spontanee. E promosso a pieni voti il carrè di suino nero con purè di patate all'arancia. Buone anche le insalate. Da provare i dolci. Tra cui soprattutto il “Regno delle Due Sicilie”, un dolce siculo-napoletano composto da un croccante di cioccolato di Modica e arancia, impreziosito da una spuma di babà e un sorbetto al limone. Carta dei vini da migliorare. Servizio un po’ lento. Si spendono circa 18/20 euro per un pasto quasi completo.

C.d.G.

Io.Bio
Via Gaetano la Loggia, 124 – Palermo
T. 091 7480889
Aperto solo a pranzo
Chiuso: domenica. Mai da aprile in poi, a cena aperto su prenotazione
Ferie: variabili
Carte di credito: tutte
Parcheggio: no