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Il caso

La vicenda del vino contraffatto nell’Oltrepò Pavese, Assoenologi sospende due soci

24 Gennaio 2020
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(Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi – ph Vincenzo Ganci)

“La recente notizia relativa a vino contraffatto in Oltrepo Pavese e all'arresto di cinque persone, tra cui un rappresentante di Assoenologi a livello locale, lascia la nostra categoria sgomenta”. 

Così in una nota scrive Assoenologi, commentando l'episodio dei vini Dop e Igt contraffatti (leggi questo articolo>). “Noi enologi, che ogni giorno ricerchiamo un'elevazione della qualità dell'alimento vino – scive l'associazione – non comprendiamo come ancor'oggi possano verificarsi situazioni di questo tipo. Il nostro plauso va alle autorità di controllo che ogni giorno lavorano per mantenere alto il valore e l'immagine dei vini italiani nel mondo e ai quali Assoenologi non farà mai mancare il suo supporto. Ci auguriamo che venga fatta presto chiarezza su questa spiacevole vicenda e che ogni responsabilità venga definita in modo preciso. Da parte nostra, come già espresso in passato, qualora dovessero essere accertate responsabilità in capo a colleghi enologi, non tarderemo ad assumere tutti i provvedimenti del caso atti a salvaguardare l’immagine della categoria, rappresentata da tecnici qualificati ed onesti”.

Intanto arriva la prima importante decisione dopo l'avvio dell'inchiesta. Il socio Aldo Venco ha comunicato la sua autosospensione da ogni incarico presso Assoenologi. “Prendiamo atto e condividiamo quanto deciso dal nostro socio apprezzandone la sua onestà intellettuale”, dicono da Assoenologi. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha deciso la sospensione temporanea del socio Massimo Caprioli anch’esso sottoposto a indagini nella medesima inchiesta. “Ci auguriamo che presto venga fatta chiarezza su questa spiacevole vicenda e sulle reali responsabilità dei soci coinvolti”, concludono da Assoenologi.

C.d.G.