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Il caso

Tragedia a Chateau de la Riviere, sulla morte dei prorietari proseguono le indagini ma a giugno il luxury hotel potrebbe partire

14 Gennaio 2014
rivere rivere

La vita in qualche modo deve continuare a Chateau de La Riviere, il più antico del bordolese e finito sulla cronaca nera a fine dicembre per il tragico incidente in elicottero in cui hanno perso la vita il vecchio proprietario, James Gregoire, e l'acquiente cinese Lam Kok.

Nel pieno delle indagini che cercano di fare luce sul terribile impatto del velivolo sulle acque del fiume Dordogna, a bordo del quale viaggiavano anche il figlio di Kok e Wang Peng, enologo e docente alla prestigiosa Business School di Bordeaux, e su cui pesa l'ombra dell'attentato rivendicato dal gruppo estremista di vigneron, il Comité d'action viticole (per leggere l'articolo cliccare qui), il progetto sulla luxury hospitality non si arena.

Kok aveva acquistato la tenuta per farne un resort di lusso con centro benessere mantenendo la produzione di vino operativa. Direttore tecnico, a capo della vinificazione sarà Manon Deville, mentre ad occuparsi dei mercati rimane Thierry Disclyn, che da anni seguiva il commerciale per conto di Gregoire. La moglie di Kok scampata all'incidente,  la mattina del viaggio in elicottero avendo paura di volare decise di rimanere al castello, rimarrà presidente del gruppo Brilliant che gestirà la tenuta. La  distribuzione dei vini, curata da Vintex, per il 50% rimarrà alla famiglia Gregorie. Nei prossimi mesi si definirà l'organico de La Riviere che farà anche da location a corsi di degustazione di tè cinesi e che potrebbero partire proprio a giugno. Intanto sul fronte del recupero dei corpi le ricerche proseguono, lo scorso fine settimana nelle acque del Dordogna si è rinvenuto il corpo di un uomo, potrebbe essere quello di Kok ma si attende l'esito dell'identificazione.