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Il concorso

Concorso enologico internazionale, in gara per la prima volta Giappone, Svezia e Taiwan

09 Aprile 2015
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Chiusi nei loro sacchetti blu per non essere riconosciuti, sono ormai pronti per essere giudicati i quasi 3.000 campioni di vino inviati dai produttori di 32 nazioni per partecipare alla ventiduesima edizione del Concorso Enologico Internazionale di Veronafiere.

Un numero record di Paesi di provenienza, con Giappone, Svezia e Taiwan che per la prima volta partecipano alla più prestigiosa e selettiva competizione enologica internazionale.

I campioni di vino coprono la produzione di tutti e cinque i continenti. In rappresentanza dell’Europa ci sono Austria, Bulgaria, Croazia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Macedonia, Malta, Moldavia, Repubblica Ceca, Repubblica di San Marino, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Ungheria; dal Nuovo Mondo sono stati iscritti vini da Argentina, Brasile, Canada, Cile, Messico e Venezuela; l’Oceania è presente con Australia e Nuova Zelanda; dal continente africano i vini del Sud Africa; dall’Asia, a rappresentare il Medio Oriente i vini prodotti in Azerbaijan, Israele e Turchia, mentre dall’Estremo Oriente le new entry Giappone e Taiwan.

In palio 64 medaglie (Gran Medaglia d’Oro, Medaglia d’Oro, Medaglia d’Argento e Medaglia di Bronzo) suddivise tra i 16 gruppi delle tre grandi categorie dei vini tranquilli, dei vini frizzanti e dei vini spumanti, con una percentuale di premiati che non supera mai il 3% del totale dei campioni sottoposti a giudizio. Assegnati ogni anno dal Concorso Enologico Internazionale anche tre premi speciali: “Vinitaly Nazione”, “Denominazione d’Origine” e “Gran Vinitaly”.

Un riconoscimento in più per i vini italiani è il “Premio Speciale Banco Popolare”, che da quest’anno verrà attribuito a livello nazionale al vino italiano che avrà ottenuto il miglior punteggio di tutte le categorie.

Per il giudizio, il Concorso si avvale del lavoro di 21 commissioni, composte ciascuna da 3 enologi, di cui uno estero, e 2 giornalisti o esperti di fama internazionale provenienti da 40 Paesi, per un totale di 105 giudici. Una quarantina le ore previste per le operazioni di degustazione e circa 18.000 bicchieri.

Il punteggio di ogni campione viene determinato sulla base della media aritmetica delle 5 schede, previa eliminazione del punteggio più alto e di quello più basso. Il metodo di valutazione utilizzato è quello dell’Union Internationale des Œnologues, che prevede l'espressione dei giudizi in centesimi. Grazie all’utilizzo di tablet, l'inserimento dei dati viene fatto in tempo reale.

La scheda di valutazione digitale è stata introdotta lo scorso anno con grande successo, grazie ad un importante investimento tecnologico di Veronafiere, che non trova riscontro in altre grandi analoghe competizioni internazionali e che contribuisce a rendere ancora più efficiente e trasparente la procedura del Concorso.

I servizi di sommelier saranno effettuati dalla Fondazione Italiana Sommelier.

C.d.G.