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Il concorso

Sol d’Oro 2014, a Verona si sfidano 250 campioni di extravergine di 10 Paesi. E il concorso approda anche in Cile

14 Febbraio 2014
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Italia, Cile, Uruguay, Libano, Portogallo, Spagna, Slovenia, Croazia, Turchia e Grecia.

Questi i Paesi che si sfideranno alla dodicesima edizione del concorso Internazionale Sol d'Oro. Dal 16 a 22 febbraio sul banco dei giudici 250 campioni di olio extra vergine d'oliva. Una partecipazione più forte rispetto all'anno precedente, con 25% di sfidanti in più. 

Il concorso oleario internazionale più importante al mondo, organizzato da Veronafiere come anteprima di Sol&Agrifood (6-9 aprile 2014, www.solagrifood.com), si suddivide in cinque categorie – fruttato leggero, fruttato medio, fruttato intenso, monovarietale e biologico – e gli oli extravergine d’oliva saranno giudicati in modalità “blind tasting” da una commissione di 13 giudici internazionali provenienti da Italia, Cile, Grecia, Slovenia e Spagna.

L' “Olimpiade” dell’olio di qualità da settembre 2014 inoltre raddoppia nell’emisfero Sud del mondo per incontrare le esigenze produttive dei paesi produttori di quell’area. La prima edizione, realizzata con il patrocinio di Veronafiere, sarà presentata martedì 8 aprile durante la serata di gala di premiazione dei vincitori di Sol d'Oro 2014 alla presenza del presidente dell’Associazione Panel Cata Chile e dell’Ambasciatore cileno in Italia.

“La qualità e la serietà pagano sempre – commenta Damiano Berzacola, vice presidente vicario di Veronafiere -. In pochi anni il Sol d’Oro ha saputo ritagliarsi un indiscusso primato internazionale ed oggi, con la creazione di un concorso gemello a settembre nell’emisfero Sud del mondo, da un lato risponde in modo coerente alle esigenze di quell’area olivicola del pianeta, e dall’altro aggiunge un’importante tassello al mosaico di iniziative all’estero promosse da Veronafiere. Un’attività che ha il duplice obiettivo di radicarsi sui mercati di riferimento e di promuovere l’incoming a Verona e nel nostro paese di buyer ed operatori, a beneficio dell’export dei nostri prodotti che, solo per l’olio d’oliva, significa 1,3 miliardi di euro nel 2013”.