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Il concorso

Vota il ristorante, in palio dodici bottiglie di Fumin 2008 Valle d’Aosta Doc di Les Crêtes

13 Settembre 2012
fumin fumin

Dodici bottiglie di Fumin 2008 Valle d'Aosta Doc di Les Crêtes (www.lescretes.it) per il concorso vota il Ristorante e Vinci il Vino.

Una perla rossa dell’estremo Nord d’Italia che nasce a quota 650 metri e firmata da uno dei nomi più rappresentativi della viticoltura di montagna, Costantin Charrère, produttore ad Aymavilles e presidente della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti.

L’etichetta in palio è ottenuta dal Fumin, uno dei pochissimi varietali nati e sviluppatisi solo in Valle d’Aosta. Dalle ricerche sulla genetica risulta infatti, come conferma il produttore stesso, non avere parentele con altre varietà fuori la regione. Un esemplare esclusivo che racchiude lo spirito di una tradizione viticola che risale all’epoca dei Romani e probabilmente a periodi precedenti. Strappato all’estinzione dai vigneron locali, oggi fa parte della Doc Valle d’Aosta.

Costantin Charrère custodisce il Fumin in tre ettari di vigneto, ed è stato il primo a vinificarlo in purezza. Prende il nome dal colore grigio dell’acino. Resistente al clima rigido, allo stesso tempo è un vitigno estremamente delicato, che può essere coltivato solo da chi lo conosce bene. “E’ la varietà a bacca rossa sulla quale si è puntato di più in questi ultimi anni – racconta il produttore -.  Abbiamo fatto esperimenti di migrazione all’esterno, fuori il suo areale, ma non ha dato risultati soddisfacenti. Questo significa che può essere coltivato nel luogo dove sta da sempre, nel clima che lo ha generato. Ha una caratteristica particolare, è fragile come un cristallo. Delicatissimo, è impensabile per esempio procedere alla legatura in condizioni di vento come tranquillamente si può fare con altri vitigni”. Fragile ma regala una lunga persistenza, tannini fitti che però si tramutano in eleganza, e note che al naso ricordano i piccoli frutti di sottobosco e more selvatiche. Ideale da bere a tutto pasto. E’ un vino che vuole tempo, anche venti anni. “Un’altra peculiarità di quest’uva è la buccia spessa, come tutti i vitigni da grande invecchiamento”, precisa Charrère. La raccolta è tardiva, avviene ad ottobre inoltrato. “La pianta elabora le sue caratteristiche nel tempo lentamente – aggiunge -. Abbiamo vendemmiato a volte anche dopo la prima nevicata”.
 
Quattro bottiglie a testa per le tre «cronache del gusto» che ci convinceranno di più.

Per vincere basta scrivere brevi racconti (ma non siate sintetici come se scriveste un sms, non ci interessa) dei vostri pasti fuori casa: in trattoria come al ristorante, nel wine bar come in pizzeria.

Le recensioni vanno inviate entro e non oltre il 21 settembre 2012.

E vi chiediamo di giudicarli, buoni o cattivi che siano. E li pubblicheremo tutti. Evitando quelli carichi di livore o di insulti perché non ci piacciono o quelli in cui si tessono lodi esagerate e quindi poco credibili. Niente esasperazioni. Pubblicheremo tutti i commenti credibili, la descrizione dell'ambiente, i piatti citati, i riferimenti (dall'indirizzo al telefono) in cui si sente la passione per il cibo e per il racconto.

E la vostra voglia di scrivere sarà premiata. Ecco perché vi chiederemo di scrivere nella finestra di invio del testo, il vostro nome reale e il vostro indirizzo. Per la recensione potrete anche usare un nickname ma abbiamo bisogno delle vostre generalità. “Vota il ristorante e vinci il vino” vuole essere così un luogo di confronto sulla ristorazione italiana con l’augurio che funga da stimolo per gli addetti ai lavori e da guida costante per i lettori-gourmet della rete. Vincano i migliori.

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